Bastia

Fatale fu la valigetta dei «desideri»

Il Fatto risalente al 17 gennaio 2001, si è verificato in un parcheggio di Bastia


Accusato di furto, patteggia 2 mesi e 20 giorni


MASSIMILIANO CAMILLETTI


ASSISI – Aveva notato una “invitante” valigetta grigia metallizzata all’interno di un’automobile lasciata sguarnita dal proprietario presso un parcheggio di Bastia e non ci aveva pensato due volte. Un colpo deciso al vetro anteriore della vettura e la ventiquattrore era diventata sua. Una volta al sicuro il “mariuolo” l’aveva aperta: dentro però c’era soltanto dell’inutile materiale di cancelleria, altro che banconote o preziosi come fantasticato. L’episodio risale al 17 gennaio 2001 e giovedì mattina l’imputato, il trentunenne napoletano M.A.., è stato chiamato a rispondere dell’accusa di furto aggravato presso la sede distaccata di Assisi del tribunale di Perugia. Il processo si è concluso con una sentenza di patteggiamento.
Le parti (l’imputato difeso dall’avvocato Puocci di Napoli. e il pubblico ministero Marina Bocci) si sono accordate per chiedere direttamente al giudice onorario Giulio Beni l’applicazione di una sanzione o di una pena sostitutiva di misura ridotta rispetto a quella di norma Il giudice Berti ha accolto l’istanza di patteggiamento e ha condannato l’uomo a 2 mesi e 20 giorni di reclusione e a 80 euro di multa. Il condannato tuttavia non finirà in carcere in quanto la pena è stata sospesa. Una condanna a 2 mesi e 20 giorni rientra ampiamente infatti nel limite dei due anni previsto per godere del beneficio della sospensione la cui concessione è, in ogni caso, rimessa alla discrezionalità del giudice. Non più di un mese fa era toccato al complice, C.C. un trentanovenne napoletano, finire di fronte al giudice con lo stesso capo di imputazione: furto aggravato. In quella circostanza la condanna fu a 3 mesi di reclusione e 60 euro di multa. E anche allora la pena venne sospesa.
 

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