BASTIA COMPRAVANO BENI DI LUSSO: SFRATTATE
BASTIA UMBRA – SI È CHIUSA con i chiarimenti necessari la vicenda degli sfratti del 23 gennaio per due famiglie, una morosa e l’altra occupante abusivamente un appartamento
(al loro interno erano stati trovati beni di lusso e strumenti ad alta tecnologia), che ha scatenato polemiche sulla legalità del comportamento del Comune e del sindaco, che gestisce
le deleghe del settore Sociale da nove anni. DELLA questione si è parlato in consiglio comunale per l’interrogazione del consigliere avvocato Fabrizia Renzini. Il sindaco Ansideri,
sulla base delle relazioni della responsabile Servizi Sociali e dall’amministratore Ater, ha fornito un quadro della situazione, sottolineando che le azioni intraprese hanno di fatto
avvalorato la procedura effettuata. «Si è avviato – ha detto Ansideri – il processo di uscita della famiglia. Inoltre, alle spese concorrerà la proprietà (Ater). Si è così evitato – ha detto il
sindaco – il danno psicologico e sociale che potevano vivere i minori, se strappati alla propria famiglia e affidati ai Servizi». Da sottolineare che il gruppo consiliare del Pd ha consegnato al
segretario comunale una dichiarazione firmata da 4 consiglieri (Bonciarelli, Borgarelli, Furiani e Moretti) per: «Esprimere soddisfazione per l’operato svolto dal settore Servizi
sociali nella vicenda».