Appartamento distrutto da un incendio provocato all’alba da un corto circuito
Genitori e due bambini ricoverati nella notte in ospedale
BASTIA UMBRA – Una famiglia di quattro persone e rimasta intossicata a causa dei fumi di un incendio sviluppatosi poco prima dell’ alba di ieri, intorno alle 4, a Bastia Umbra dove, secondo le prime informazioni, un appartamento al quarto piano di un palazzo nel villaggio XXV Aprile ha improvvisamente preso fuoco, probabilmente a Causa di un corto circuito. Sul posto una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Assisi, i carabinieri della stazione di Bastia Umbra ed un’ambulanza del 118, che dopo aver fornito le prime cure del caso ha condotto la famiglia presso l’ospedale di Assisi per ulteriori accertamenti: le 4 parsone, padre, madre e due figli minorenni, avrebbero comunque riportato solo un’intossicazione da fumo. Difficoltoso il lavoro dei vigili del fuoco, che oltre a spegnere le fiamme hanno anche lavorato per mettere in sicurezza l’appartamento, quasi completamente distrutto, e per sgomberare le parti pericolanti: il fuoco, secondo quanto accertato, non ha causato ulteriori danni al palazzo, che è stato dichiarato ancora agibile. L’incendio di ieri mattina segue di pochi giorni quello scoppiato nel pomeriggio di mercoledì a Passaggio di Bettona, quando un’anziana di 73 anni è rimasta ustionata per un’esplosione causata da una fuga di gas fuoriuscito da una bombola usata per cucinare. Le fiamme, secondo quanto accertato dai carabinieri e dai pompieri, hanno completamente bruciato l’appartamento dell’anziana, e provocato il crollo di alcuni tramezzi e qualche danni alle pareti divisorie dell’appartamento della donna da quello adiacente, ma né l’incendio né l’esplosione hanno compromesso la struttura della palazzina, di quattro piani. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza sono comunque durate ore, dato che nella casa della donna erano presenti altre due bombole del gas ed e stato importante circoscrivere subito le fiamme ad un solo appartamento, così da evitare nuove esplosioni o che l’incendio si propagasse agli altri piani dell’immobile e agli edifici vicini
Flavia Pagliochini
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