Bastia

Famiglia intossicata da monossido di carbonio

Costano, tre persone ricoverate in ospedale a causa delle esalazioni provenienti da un braciere

di LUCIO FONTANA
BASTIA – Questa volta il pericolo ò stato scampato, ma la brutta avventura vissuta da una famiglia, dovrebbe essere d’insegnamento: con le fonti di calore posizionate all’interno delle abitazioni, bisogna mettere in atto il massimo delle precauzioni e dell’attenzione, altrimenti una brutta avventura può trasformarsi in tragedia. Ma andiamo alla cronaca. Secondo i vigili del fuoco di Assisi potrebbe esserci un braciere all’origine dell’intossicazione da monossido di carbonio che ha visto coinvolta una famiglia di Costano soccorsa dai pompieri.
Si tratta di due coniugi e del figlio 19enne della coppia, tutti e tre ricoverati all’ospedale di Assisi.
Da quanto si apprende da fonti ospedaliere i tre si trovano nel reparto di Medicina dell’ospedale di Assisi per una leggera forma di intossicazione da monossido di carbonio.
I medici non hanno fatto ipotesi circa le loro dimissioni essendo ancora in corso alcuni accertamenti, ma si ritiene che possano rimanere ricoverati per un paio di giorni al massimo. Insomma, salvo complicazioni sono fuori pericolo.
All’arrivo dei vigili del fuoco ieri mattina – secondo una prima ricostruzione dell’accaduto – è stato notato un braciere sul pianerottolo dell’abitazione. Presumibilmente questa fonte di calore (e non una stufa a pellet come erroneamente si era pensato in un primo momento) si trovava all’interno dell’ appartamento e poi è stata spostata una volta che la situazione è diventata preoccupante.
Nel corso dell’intervento i vigili del fuoco hanno perlustrato anche le altre zone vicine all’abitazione dei tre per scongiurare fuoriuscite da stufe o caldaie. Pericolo scampato dunque, anche se le intossicazioni da monossido di carbonio in questo periodo sono un rischio reale per qualsiasi famiglia che, tenendo in casa una fonte di calore, non prende i dovuti accorgimenti.

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