Bastia

Falsificano i documenti per accedere agli alloggi agevolati

Cesaretti: «Possiamo aiutarli ma i residenti si devono comportare onestamente»
Scovati dalla Guardia di finanza ventidue citi adini che ora devono restituire le abitazioni

LA SERA
 PERUGIA


Probabilmente, nonostante tutto ne avevano bisogno. E chi lo metterebbe in dubbio? Tuttavia come non ricordare che la furbizia ruba il posto al disagio, quello vero. Sentite un po. Per la cronaca da qualche tempo “la Guardia di finanza del comando tenenza di Assisi – si legge in una nota – , sta effettuando alcuni controlli sulle dichiarazioni rese, attraverso le autocertificazioni compilate dai cittadini residenti nel comune di Bastia, relative alle richieste di assegnazione di contributi per l’accesso alle abitazioni in locazione, previste dal Fondo nazionale di cui alla legge del 9 dicembre del 98 che fa riferimento agli anni che vanno dal 2001 al 2005. Da questi accertamenti sono emerse ventidue dichiarazioni non veritiere in merito alla posizione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare, con tutte le conseguenze previste dalla legge: applicazione di sanzioni amministrative. tra l’altro piuttosto pesanti e comunicazione della notizia alla Procura della Repubblica e – continua il comunicato – previa dichiarazione di decadenza del beneficio, richiesta di restituzione di quanto indebitamente percepito”. E’ chiaro? A questi soggetti che sono riusciti ad ottenere delle abitazioni in affitto agevolato attraverso manipolazioni dei documenti è stata formalmente richiesta la restituzione in quanto non ne hanno diritto. Ora, in attesa di sapere se e quando queste restituzioni avverranno. Prima ancora di venire a conoscenza di quanti e quali siano quei residenti che da anni attendono e che avrebbero diritto ad accedere in queste abitazioni, vediamo la posizione del Comune che parla attraverso Nadia Cesaretti, assessore ai servizi sociali: “Gli attuali strumenti ci permetton di sostenere economicamente chi veramente si trova in una condizione di necessità ma, da parte loro, i cittadini hanno il dovere di comportarsi in maniera corretta ed onesta”.

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