Bastia

Fa paura la centrale a biomasse di Costano Tecnici rassicurano: nessun cattivo odore

E’ con scetticismo e diffidenza che la cittadinanza guarda al progetto. L’impianto potrebbe generare un indotto di un milione di euro
BASTIA UMBRA – È con scetticismo e diffidenza che la cittadinanza guarda al progetto per la realizzazione di un impianto a biomasse nella frazione di Costano.“Chi si è scottato con il fuoco ha paura anche dell’acqua calda”, ha commentato il sindaco Stefano Ansideri alla luce delle “comprensibili perplessità”dei molti cittadini presenti, preoccupati che l’impianto generi cattivi odori e scarti potenzialmente nocivi.Come illustrato dai progettisti della società agricola Bastia Bioenergia srl, Maurizio Commodi e Filippo Ceccarini,l’impianto (a carattere temporaneo,come previsto dalla legge) accoglierà solomateria prima organica proveniente da coltivazioni ad hoc di mais, sorgo zuccherino e triticale per un totale di 15mila tonnellate annue, attinte da circa 250ettari di zona agricola.La fermentazione produrrà metano alimentando un motore a biogas della potenza di un megawatt per la produzione di energia elettrica,mentre i residui solidi e liquidi (a basso contenuto di azoto)saranno utilizzati per la concimazione e la fertirrigazione.Una serie di alberi lungo il perimetro “conterrà il normale odore di foraggio dell’impianto attenuando anche il cattivo odore del vicino depuratore.Insieme ad altri accorgimenti progettuali – ha rilevato l’assessore Francesco Fratellini -ciò ridurrà a zerol’impatto visivo tutelando il paesaggio circostante”.L’impianto, che genererà un indotto economico di un milione di euro, incrementando la produttività delle coltivazioni e producendo lavoro per la filiera agricola,
sarà aperto al pubblico e alle scuole del comprensorio.

Sara Caponi

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