Bastia

Expo-regalo osservatorio dell’andamento de mercato

Dopo il successo dell’edizione appena conclusasi, la manifestazione guarda al futuro


BASTIA – Bilancio ampiamente soddisfacente per l’edizione 2007 di Expo Regalo, la grande rassegna che anticipa il Natale con la sua straordinaria offerta di proposte e di iniziative collaterali, che ha animato per nove giorni i tre padiglioni dell’Umbriafiere di Bastia.
“Questa edizione della nostra rassegna – dice Roberto Prosperi, presidente della società organizzatrice Epta – Confcommercio – ci ha fornito molti spunti di riflessione, sia sulla manifestazione fieristica in sé sia sul nostro mercato domestico e la nostra economia in genere.
Per quanto riguarda il primo aspetto, non possiamo negare il grande successo di Expo Regalo 2007. La nostra rassegna, pur arrivata alla sua ventiquattresima edizione non ha dato segni di cedimento, anzi ha rafforzato ed ampliato il pubblico dei suoi visitatori rispetto agli anni passati, anche grazie al continuo lavoro di progettazione finalizzato a renderne la formula sempre attrattiva. Le novità introdotte quest’anno hanno dato i loro frutti; i visitatori hanno apprezzato la specializzazione delle varie sezioni e la ricerca della qualità è stata percepita secondo i nostri auspici.
Un discorso a parte meritano invece le considerazioni relative all’andamento del mercato, che abbiamo dedotto dall’osservazione di un campione così significativo come quello della Expo, dove hanno coabitato centinaia di espositori di oltre 60 settori merceologici. L’andamento che abbiamo riscontrato – aggiunge Prosperi – è perfettamente in linea con quanto accade ogni giorno nei nostri negozi, dove ci capita di incontrare consumatori sempre di più
psicologicamente, dal martellare mediatico sulla crisi dei consumi, a ritenere il futuro più nero di quanto effettivamente possa essere. La recentissima indagine del Censis sulla situazione sociale dell’Italia è perfettamente in linea con le nostre osservazioni, quando afferma che “non c’è tanto o solo una crisi dei consumi quanto una crisi del consumatore, impaurito all’idea di non disporre di risorse economiche sufficienti per far fronte alle proprie spese, impaurito dalla mancanza di certezze per l’immediato futuro”. Il 74% degli italiani, secondo il Censis, si sente “povero” e rivede in un’ottica strategica il proprio budget familiare e i consumi. Alla crisi e disorientamento del consumatore, dobbiamo rispondere con una politica e una comunicazione che riportino il confronto su un livello di verità e trasparenza, senza ingiustificati allarmismi”.

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