Nove giorni, 24mila metri quadri espositivi, 8 padiglioni 500 stand e tante novità: ecco i numeri della kermesse in programma all’Umbriafiere di Bastia dal 2 al 10 marzo
L’EVENTO
Nove i giorni, 24mila i metri quadri espositivi, 8 i padiglioni tematici,
500 gli stand, innumerevoli le novità. Questi i numeri di Expo Casa edizione 2019, la XXXVII della serie che si svolgerà all’Umbriafiere di Bastia Umbra
dal 2 al 10 marzo. Quella che è ormai considerata un evento è sicuramente
la più grande e la più importante mostra del settore che si svolge nel Centro-Sud Italia. Ieri mattina, nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Perugia, si è svolta la presentazione
della grande mostra alla quale sono intervenuti Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria; Paolo Belardi, professore al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale; Franco Giacometti di Tecla; Alessio
Lutazzi per Gesenu; Claudio Minciotti, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Perugia; Norise Fedeli dell’Ordine dei Geometri e Gianfranco Piombarelli, presidente di Polis, società cooperativa sociale. Inaugurazione
e apertura delle porte sabato 2 marzo e si va avanti fino a domenica 10 al centro Umbriafiere di Bastia con orari sabato e domenica dalle 10 alle 20, feriali 15 – 20. «Expo Casa – ha dichiarato il presidente di Epta, Aldo Amoni – è un evento imperdibile. Ci vantiamo di essere l’esposizione di settore più completa e all’avanguardia del Centro-Sud Italia. Siamo molto soddisfatti di
tutte le novità e di tutti i progetti che abbiamo messo in campo, anche grazie alla collaborazione d’eccellenza con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e, da quest’anno, con il corso di laurea in Design del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia. Quanto fatto in questa edizione ci riempie di orgoglio e ci dà la forza per guardare avanti e migliorare sempre più». Expo Casa continua a evolvere e ad offrire al pubblico un percorso sempre più esperienziale
e completo. L’edizione 2019, ultima tappa del progetto triennale denominato Open Minds, ideato e curato da Paolo Belardi, docente dell’Università, con il professore Simone Bori, docente dell’Accademia, lancia il tema New Humanistic Experience: costruire futuri. Un tema
affascinante che darà risposte su come saranno le città e le case del
futuro, parlerà dell’importanza del riuso dei materiali (con particolare
riferimento alla plastica) e sull’importanza dell’umanizzazione
dello sviluppo tecnologico. Coniugando l’eredità artigianale con l’universo digitale. A caratterizzare l’esposizione sarà un percorso pensato per migliorare ancora l’esperienza del visitatore grazie, ad esempio, alla “Porta Expo 2019”, realizzata in collaborazione con Gesenu, e all’installazione Never Ending Forest e Never Ending Use, allestita nel Padiglione Zero, che accoglieranno il pubblico comunicando l’importanza del recupero della plastica come materiale per l’architettura e per il design.
Luigi Foglietti
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