La delibera votata in Consiglio dà priorità alla realizzazione di alcun spazi nell’area adiacente alla piazza
Il via libera con i voti di Pdl, Mongolfiera parte del Pd e dell’Udc
di SILVIA BARTOCCI FONTANA
ASSISI – Ritirato l’edificio dell’ex scuola di Viole dal piano di vendita immobiliare. Centra l’obbiettivo il “Comitato Viole” che mette a segno un importante successo reso ancora più eclatante perché arriva da una votazione consigliare “trasversale”. Forse la prima di questa legislatura, che sembra annunciare che l’apertura al dialogo con le altre forse politiche, auspicato dal sindaco Ricci durante la conferenza di presentazione della sua candidatura, sta iniziando il suo percorso. Pdl, Mongolfiera, parte del Pd e Udc, hanno espresso attraverso la votazione la volontà di trovare una soluzione per Viole.
In ottanta lunedì hanno assistito alla discussione relativa alla proposta di delibera presentata dall’opposizione e modificata con l’emendamento del consigliere Evian Morani, appoggiato da tutto il Pdl. La delibera emendata stabilisce il ritiro dell’ ex scuola di Viole dalla vendita fino al rilascio della concessione urbanistiche del progetto di edilizia concordata ( pubblico-privato) per la realizzazione di alcun spazi di pubblica utilità nell’area adiacente alla piazza di Viole.
La votazione ha evidenziato che la questione dell’ex scuola di Viole, più che un terreno di scontro di opposti schieramenti politici è la riprova della spaccatura interna alla maggioranza. La delibera è infatti passata malgrado l’astensione di Romoli e Marini ma soprattutto a dispetto del voto contrario di alcuni consiglieri di maggioranza. Maccabei e Rio della lista Bartolini, e Lollini e Pastorelli infatti non solo hanno votato contro la delibera per la ex scuola di Viole, ma si sono anche astenuti dalla discussione e dalla votazione relativa alla ratifica di variazione di bilancio per il “festival di musica antica”.
La ratifica si riferiva a risorse economiche già spese per la manifestazione culturale che senza il supporto del voto favorevole dell’Udc sarebbe stata rigettata con il rischio per la Giunta di dover risarcire le casse del Comune. L’Udc che sopperisce alla mancanza dei voti della lista Bartolini di Lollini e Pastorelli, indica in lontananza l’auspicata coalizione di larga intesa per le amministrative di primavera, e più da vicino sembra suggerire un ipotesi di riassetto politico.

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