Bastia

Ex Lolli, Piano «sforato» Sanzioni lievi, conti in ordine

Ripristinato il permesso sul secondo stralcio 
 
BASTIA — Sembra destinato a sgonfiarsi il caso «ex Lolli», quello legato al vecchio conservificio dismesso negli anni Settanta e oggi diventato un complesso residenziale, ancora da completare.
I lavori, iniziati a metà degli anni Novanta con un Piano di recupero che già allora suscitò un vespaio di polemiche coinvolgendo anche la Soprintendenza umbra ai Beni culturali, dovranno essere completati con l’adozione di un nuovo Piano che il Comune sta per varare.
Dallo scorso agosto, alla scadenza dei dieci anni del Piano di recupero, sono affiorati numerosi dubbi sulla regolarità delle opere eseguite, che hanno dato luogo a capillari ed eccezionali controlli edilizi.
Un lavoro di verifica a cura dell’Ufficio tecnico comunale che, l’altra sera, è arrivato all’esame della Commissione consiliare Urbanistica, presieduta dal Ds Massimo Calzetti che per primo sollevò molti interrogativi. La volumetria complessiva realizzabile era di circa 38.500 metri cubi, e il costruito sfiora i 40mila.
Un’eccedenza che sfora il limite dei permessi edilizi, ma, a quanto pare, non la previsione del Piano di recupero. Conseguenze prevedibili saranno sanzioni pecuniarie ai proprietari, di modesta entità, mentre si esclude qualsiasi ipotesi di demolizione.
Anche sul secondo stralcio, in corso di realizzazione, l’assessore Silvestri aveva risposto a Forza Italia che il permesso edilizio sospeso dai tecnici comunali è stato successivamente ripristinato perché conforme al Piano.
Insomma, i nodi veri ancora da sciogliere riguardano le opere di urbanizzazione a carico della società «Modulo» proprietaria dell’area, non realizzate (strade, parcheggi e verde) e che dovranno trovare soluzione nell’ambito del nuovo Piano di recupero. Nessuna conclusione, quindi, ma sin da ora sono state rimosse le ipotesi più inquietanti sulle presunte gravi irregolarità.
Prima del Consiglio comunale (nella foto), quello previsto per il 21 marzo che dirà la parola fine a questa vicenda, è in programma un’altra seduta della Commissione consiliare che si occuperà, questa volta, dei contenuti del nuovo Piano e della realizzazione delle opere di urbanizzazione.
Tra le ipotesi prevalenti, il ripensamento sulla chiusura di via della Rocca stabilita nel disegno originale di dieci anni fa, una strada che ancora oggi è ritenuta indispensabile alla viabilità nel centro storico.
m.s.

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