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BASTIA — Nuovi elementi di dubbia legittimità si aggiungono alla già intricatissima vicenda del Piano di recupero dell’ex conservificio Lolli. Una storia iniziata dieci anni fa con la demolizione dello stabilimento, che a suo tempo sollevò fortissime polemiche, e che è andata avanti in applicazione del Piano stesso e della convenzione tra il Comune e l’impresa proprietaria dell’area. L’amministrazione comunale, nel Consiglio del 5 agosto scorso, ha deciso di prevedere una nuova convenzione che, però, dovrà rispettare quanto programmato e concordato nel corso degli anni. Interviene di nuovo il consigliere di Forza Italia Antonio Bagnetti, il quale in particolare chiede al sindaco se risponda al vero il fatto che nel dare attuazione al Piano non si sarebbe tenuto conto di una delibera del Consiglio comunale risalente al 1994 che, accogliendo le richieste di un confinante, prescriveva determinate distanze per la costruzione di una nuova strada: ora non più realizzabile perché sull’area in questione è stata autorizzata, con il secondo stralcio, la costruzione di un fabbricato.
M.S.

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