Bastia

Ex Giontella: restyling dai tempi incerti

BASTIA LA REGIONE HA CHIESTO UN ADEGUAMENTO AL PIANO ADOTTATO DAL COMUNE  
 

NON LE PRESSIONI esercitate dai due comitati cittadini sulla ristrutturazione dell’area ex Giontella, quanto le osservazioni della Regione che, nell’esercizio delle proprie competenze in materia di controllo sui piani urbanistici, ha disposto un adeguamento del piano adottato dal Comune. Sono passati 9 mesi dall’adozione da parte del consiglio comunale del piano di recupero in variante al Prg, ma la soluzione ai numerosi problemi emersi sulla definizione operativa del piano allargato dell’area ex Giontella non ha tempi certi. L’ultima iniziativa ufficiale è la delibera adottata dalla giunta comunale il 19 marzo scorso, che è diventata esecutiva il 27 marzo. Si tratta di un atto di indirizzo con cui l’esecutivo detta al settore urbanistica del Comune le condizioni per redigere, in accordo con gli attuatori privati, una nuova soluzione pianificatoria. L’accordo con i privati non è una concessione del Comune, ma una necessità dovuta al fatto che il piano in questione è di iniziativa mista, concordata sin dall’inizio tra l’amministrazione comunale e la società «Bastianova», proprietaria delle aree in questione e che esegue l’intervento. La riformulazione del piano, tiene a sottolineare la giunta, dovrà mantenere l’assetto urbanistico-viario delineato con i piani urbanistici adottati lo scorso giugno. Innanzitutto il nuovo piano dovrà comprendere l’area ex piscina Eden Rock e la sistemazione della viabilità. Non dovranno aumentare le volumetrie già previste, ma la trasformazione dei 9.000 metri cubi di servizi pubblici in servizi privati all’interno del quadrilatero dell’ex tabacchificio. Le modifiche dovranno essere puntualmente riportate nella convenzione urbanistica. Queste le iniziative formali a 5 anni dall’adozione del primo piano di recupero, quando era sindaco Lazzaro Bogliari. Da sottolineare che gli unici interventi portati a termine finora riguardano le nuove palazzine costruite nell’area ex verde, mentre l’intervento di ristrutturazione del tabacchificio dismesso è ancora nella fase iniziale e anche il «palazzo della salute», che era tra gli obiettivi primari del piano, rimane ancora oggi sulla carta.
m.s. 
 
 

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