Bastia

«Ex Giontella, nessun’area commerciale»

Il Comune di Bastia risponde alle dichiarazioni di Confcommercio


BASTIA UMBRA – Sull’ex Giontella il Comune di Bastia Umbra cade dalle nuvole. Le catastrofiche previsioni del presidente della Confcommercio locale, Marco Caccinelli, secondo cui nell’area troverebbe sistemazione un’area commerciale di “10mila metri quadrati” è stata accolta con stupore dall’amministrazione comunale. “L’amministrazione comunale – spiega l’assessore all’Urbanistica Clara Silvestri – si è posta il problema del recupero dell’area dell’ex Giontella, come degli altri siti industriali dismessi. Ad oggi l’area è dotata di un piano approvato che prevede la realizzazione di servizi pubblici, servizi privati, residenza e commercio. E’ stato accolta positivamente l’intenzione di un imprenditore a rivedere le previsioni relative a quest’area aumentando le destinazioni a servizi pubblici e procedendo ad una complessiva nuova valutazione del comparto. Di fatto ancora la richiesta non è stata ufficializzata, ma l’amministrazione auspica una soluzione migliorativa dal punto di vista urbanistico e che riporti il commercio previsto nel piano approvato all’interno del nucleo centrale storico dell’ex Deltafina. Quindi appare evidente che non c’è, nemmeno nelle previsioni, nessun aumento di cubatura destinata al commercio, ma anzi un incremento delle aree destinate a servizi pubblici”. Per questo appare realmente difficile, per l’amministrazione, capire quali siano le ragioni che hanno mosso l’operato di Caccianelli.
Quanto alle valutazioni più generali sugli spazi da destinare al commercio nel territorio bastiolo e sulle prospettive di sviluppo dell’intero settore, l’assessore al Commercio Patrizia Repice spiega l’orientamento dell’amministrazione comunale, che deve guardare agli interessi generali degli operatori del commercio, così come a quelli dei consumatori.
“Bastia Umbra – ha detto – è uno dei pochi territori umbri che ha conosciuto in questi anni una continua e consistente crescita demografica. E’ chiaro che una realtà urbana e sociale sempre più complessa richiede nuovi servizi di natura commerciale. Questo non significa ampliare smisuratamente le aree commerciali, ma fornire, agli operatori già presenti sul territorio ed a quelli che intendono avviare nuove attività, la possibilità di diversificare e qualificare la propria offerta commerciale”.

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