Duro intervento della Bastianova srl dopo la revoca delle delibere da parte del Consiglio
La società proprietaria contro il Comune: “Torneremo al progetto del 2003”
di MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – “Il riassetto del centro città è stato sacrificato sull’altare dell’opportunismo politico e rimandato alla prossima legislatura”. Dopo che il consiglio comunale, nel corso della sua ultima seduta, ha revocato le delibere sul Piano di recupero dell’area ex Deltafina, la Bastianova srl, la società proprietaria dell’area che ha presentato la variante al piano attuativo, lancia quello che suona come un ultimatum: “Il disimpegno e l’inerzia degli amministratori ci costringerà a ripartire dall’unico progetto approvato, risalente addirittura al 2003.
Dopo anni di mancato pronunciamento sulla variante, saremo costretti quindi, anche contro la nostra reale volontà, ad attuare il progetto Barabani che prevede l’edificazione di un centro commerciale in via Irlanda, rendendo irrealizzabile il parco urbano da noi previsto. 5 anni di “stop and go” ci stanno facendo subire danni economici dell’ordine di diversi milioni di euro. Oltretutto – prosegue la nota del consiglio di amministrazione della società – l’adozione da parte del consiglio comunale del Paim nel giugno 2007, seguita da un immotivato silenzio oltre i tempi consentiti, anche dopo il diniego ufficioso da parte della Provincia di Perugia e le numerosissime osservazioni presentate dai singoli cittadini e dalla società Bastianova, non hanno consentito di dare corso alle opere edili già programmate. Inevitabile perciò l’azione di risarcimento dei danni subiti nei confronti dell’amministrazione comunale. Accerteremo le singole responsabilità, investendo della questione tutte le autorità competenti, incluse quelle giudiziarie, fino alla Corte dei Conti.
Siamo altresì convinti – ammoniscono gli amministratori di Bastianova srl – che la città stia perdendo una grande opportunità per dar vita ad un recupero che ne valorizzerebbe il cuore pulsante, con la realizzazione del palazzo della salute, di servizi pubblici e privati adeguati, di numerosi parcheggi e di un importante parco attrezzato. Sono stati svenduti gli interessi veri della città e dei suoi abitanti sull’altare di accordi strumentali e pressioni di bassa lega che nulla hanno a che fare con lo sviluppo armonico di Bastia Umbra, che da oltre 50 anni aspetta la sistemazione di un’area in pieno degrado urbano.
Non aver adottato i nuovi piani attuativi vuol dire perciò ignorare le reali esigenze di Bastia, sopratutto nell’ottica di uno sviluppo compatibile e di una vera qualità della vita dei cittadini. Bastianova – concludono gli amministratori – ha sempre rispettato gli impegni assunti e le direttive ricevute, comprese quelle relative alla piscina Eden Rock, la cui demolizione è stata pienamente concordata con l’amministrazione uscente”.
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