COMITATI PER LE SCUOLE Zocchetti chiede interventi per le medie sovraffollate


BASTIA UMBRA – Una lettera aperta per denunciare l’indifferenza dell’amministrazione comunale bastiola nei confronti dei cittadini aderenti al comitato per le scuole nell’ex Deltafina. firmatario, il presidente del comitato, Sergio Zocchetti, che nella missiva, indirizzata al sindaco di Bastia, Francesco Lombardi, denuncia come “a quattro mesi dalla nostra convocazione in Comune quando furono consegnate le prime 4000 firme di aderenti alla petizione popolare, e presentate le nostre posizioni” e a due mesi dalla “vivace quanto partecipata assemblea popolare cui l’invitammo, insieme a tutta l’amministrazione, a dibattere sui temi in questione”, nonostante “il comitato fosse stato tranquillizzato in quanto l’amministrazione non poteva certo ignorare tanti cittadini e saremmo quindi stati consultati prima d’intraprendere scelte importanti per la collettività”, l’amministrazione abbia proceduto senza consultare nessuno. E non solo: “Nel frattempo – scrive Zocchetti -sono iniziati i lavori del sottopasso in via S. Rocco creando i tanti disagi che avevamo facilmente previsto”.
Quanto alla questione scuole (il comitato nella petizione dei mesi scorsi chiedeva “l’utilizzo delle volumetrie già destinate a scuole nell’area ex Deltafina, per consentire entro brevissimo tempo il superamento della mancanza di aule e di strutture idonee ad accogliere il crescente numero di studenti, e la rinuncia all’ampliamento delle volumetrie destinate a commercio confermando le scelte previste dal piano in vigore”); se il sindaco Lombardi nei mesi scorsi rassicurava come “a Bastia Umbra il problema non si pone, visto gli istituti presenti sono eccellenti sotto ogni punto di vista”, Zocchetti sottolinea come “il preside delle scuole medie ha già fatto sapere di non poter accettare nuove iscrizioni stante la grave situazione di sovraffollamento” .
Secondo il presidente del comitato “la base del comitato è inquieta, e questo non crea le condizioni per un sereno e civile confronto. Non condividiamo il metodo portato avanti, non appartiene al nostro agire quotidiano. Noi non apparteniamo al mondo della politica, ma alla società civile, la stessa che nell’ambito del partito comunale di maggioranza è tenuta in così alta considerazione per il suo contributo. Sulle scelte si può essere in disaccordo (anche se 5000 volontà non possono essere facilmente disattese), sul metodo no, vi è un solo modo di operare: il confronto ed il dialogo. Per far sì che l’amministrazione ci ascolti dobbiamo forse ricorrere a forme clamorose di protesta? Mi auguro, conclude Zocchetti, che ci siano quanto prima dei segnali che possano confermarci che le nostre richieste siano quantomeno ascoltate, se non addirittura realizzate”.

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