Bastia

«Ex conservificio, ecco la verità»

 Mantovani (Fi): quella pratica è scottante
 
 BASTIA UMBRA – La battaglia sull’ex conservificio Lolli non si placa. Dopo i Ds, adesso tocca a Forza Italia, con Massimo Mantovani, uscire allo scoperto. E raccontare la verità. Quella azzurra. “Capisco le difficoltà di Erigo Pecci- dice Mantovani – segretario comunale Ds il quale cerca di mettere un “tappo” sulla questione ex conservificio Lolli. A lui è toccato l’impossibile compito di annacquare una pratica scottante. L’improvvisa convocazione avvenuta in seguito all’ultimo consiglio comunale di luglio, aveva suscitato le rimostranze dei capogruppo dell’opposizione per il mancato rispetto del programma concordato. Il capogruppo di FI-Cdl, Fabrizio Masci sentito il sindaco sulle ragioni di questa improvvisa convocazione, si è sentito rispondere che “tanto si sarebbero trattati argomenti di scarsa rilevanza. Invece la rilevanza c’era: l’ennesima patata bollente dell’urbanistica, come al solito per la sinistra bastiola, doveva essere discussa in agosto quando l’ attenzione della città è minore. (Anche 10 anni fa la prima approvazione della variante ex conservificio avvenne in agosto…). C’è d’aggiungere che questa nuova variante avrebbe battuto tutti i record di velocità nel suo iter amministrativo: presentata il 21 luglio arriva in commissione urbanistica il 2 agosto per essere discussa il 5 in consiglio comunale. Erigo Pecci, naturalmente mistificando, dimentica che prima del consiglio del 5, si è verificato un autentico colpo di scena: Massimo Calzetti, consigliere comunale Ds e presidente della Commissione Urbanistica , invia una lettera al sindaco riguardante la variante la cui “pesantezza” non ha eguali in passato, in cui solleva una serie di problemi, di interrogativi, sospetti di abusi che meritano verifiche e approfondimenti, ma prima di tutto un dibattito. Quella lettera, potrebbe mettere in discussione non solo tutto l'”affair ex conservificio”ma la prassi della conduzione urbanistica a Bastia da qualche decennio. Ecco perché la maggioranza non ha avuto il coraggio di affrontare il dibattito in consiglio comunale. Anche perché le divisioni interne ai Ds,sarebbero venute alla luce del sole, così come quelle tra i partiti di maggioranza. Abbiamo letto le rimostranze della Margherita che si sente esclusa, per esempio, sui destini futuri dell’ex Deltafina. Per fare dell’ironia facile, ma molto significativa, si potrebbe anche affermare che le reazioni al mancato invito ad una cena, consiglierebbero ai Ds, di “aggiungere un posto a tavola”.
 

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