Bastia

Evadono più di un milione Beccati dalle fiamme gialle

Un bastiolo e un assisano nei guai: per anni non hanno versato le imposte
Nessuna contabilità Così rallentavano tutti gli accertamenti
ASSISI – Per anni hanno “dimenticato” di presentare al fisco la loro dichiarazioni dei redditi e di versare le imposte, evadendo oltre un milione di euro:a scoprire le due persone, una di Assisi e l’altra di Bastia Umbra, è stata la tenenza della guardia di finanza di Assisi, che ha scoperto la sottrazione al fisco di componenti positivi del reddito e ricavi per 652.901 euro, iva per 105mila euro, ritenute Irpef non versate per 9.300 euro e base imponibile ai fini Irap per 600mila euro.In particolare, secondo le fiamme gialle assisane, uno dei due soggetti oltre ad aver “dimenticato” di presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi ed aver disatteso i versamenti delle imposte, al fine di rendere più difficoltosa la ricostruzione del proprio giro di affari, ha omesso di istituire la contabilità (libri e registri previsti dalle norme tributarie).Per garantire i crediti erariali da parte dello Stato sono state effettuate due segnalazioni agli uffici finanziari competenti per l’applicazione delle misure cautelari, ipoteca e sequestro conservativo;l’operazione si inserisce nel quadro dell’avviata strategia d’incremento qualitativo dei controlli finalizzati al contrasto delle varie tipologie di “sommerso di lavoro e di azienda”: a livello regionale, le fiamme gialle sono impegnare a dare la caccia agli evasori totali o paratotali,persone che, attraverso vari stratagemmi, cercano di sottrarre capitali alla tassazione: gli accertamenti straordinari di inizio giugno erano relativi soprattutto a liberi professionisti, che in Umbria, tra persone fisiche e aziende, sono quasi 56mila: proprio nel quadro di questi controlli è stato scoperto, un paio di giorni fa nel perugino, un notaio che faceva risultare i suoi compensi come “spese per i clienti”, nascondendo al Fisco 500mila euro di guadagni e 80mila euro di Iva: la guardia di finanza ha proposto all’Agenzia delle entrate l’adozione di idonee misure cautelari volte alla tutela del credito erariale scaturente dalla accertate violazioni.
di Flavia Pagliochini

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