Nei guai ristoratore bastiolo che nell’ultimo anno ha incassato un milione in nero. L’ispezione delle Fiamme gialle
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA – In apparenza era un contribuente modello, nei fatti ha evaso oltre un milione di euro (quattrocentomila euro al netto dei costi di impresa). A scoprire un ristoratore infedele al Fisco (in realtà
una società titolare dell’attività di ristorazione) è stata la tenenza di Assisi del comando provinciale della Guardia di finanza di Perugia, che dopo alcuni recenti casi analoghi scoperti a Trevi e Foligno (in totale tre noti locali stanati dalla Finanza, per ottocentomila di ricavi al netto dei costi di impresa nascosti al Fisco),ha operato a Bastia Umbra,
scoprendo un ristorante che ometteva sistematicamente le dichiarazioni degli incassi percepiti. Ufficialmente
il ristoratore presentava la documentazione in regola, ma alcuni elementi acquisiti nel corso di un’attività ispettiva di routine, tra cui i prezzi molto concorrenziali praticati, che attraevano una nutrita clientela,hanno tuttavia insospettito i finanzieri assisani. Ad un primo controllo, il ristorante appariva un contribuente modello:il ristoratore,infatti, emetteva puntualmente le ricevute fiscali, annotava regolarmente tutti
gli incassi giornalieri nei registri e custodiva la relativa documentazione. Dopo gli approfondimenti del caso,
però, gli uomini della finanza di Assisi hanno fatto la sorprendente scoperta: la società titolare dell’attività
economica aveva omesso di comunicare al Fisco i ricavi conseguiti negli ultimi anni, limitandosi, per apparire
formalmente “in regola”, a trasmettere agli Uffici finanziari le previste dichiarazioni, indicando però tutti i valori
pari a zero.La meticolosa ricostruzione del reale volume d’affari operata dai finanzieri di Assisi, basata anche
sulle ricevute fiscali regolarmente emesse e conservate,ha consentito di accertare che,in tal modo,il ristoratore
negli ultimi anni ha incassato, “in nero”, complessivamente, circa un milione di euro, sottraendo all’Erario
un reddito imponibile, al netto dei costi d’impresa,pari ad oltre 400mila euro, per di più generando un’evidente
concorrenza sleale nei confronti degli operatori rispettosi delle regole. L’operazione di servizio appena
ultimata dalle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Perugia – conclude la nota dei finanzieri – si inserisce
nel contesto dell’attività svolta dal Corpo della Guardia di Finanza a contrasto, tra l’altro, delle più gravi forme di evasione fiscale ed a tutela dell’economia legale.