Il Comune ha chiesto di valutare le date del 2025 relative a novembre
Il patron: «Rispetteremo le decisioni e faremo lo nostre scelte» Torna Bastia?
IL FOCUS
«Un’edizione eccezionale, con risultati quasi inimmaginabili». Parola di Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate, l’evento che tornato nuovamente in centro storico ha funzionato, nonostante le diverse incognite, tra cui il periodo scelto per il ritorno. Come a dire che il primo amore, quello tra Eurochocolate e la città sbocciato trent’anni fa, nonostante alcune turbolenze, non si scorda mai.Sul futuro è Eugenio Guarducci, presidente della kermesse, a spiegare cosa potrebbe succedere: «L’amministrazione comunale ci ha chiesto un periodo di riflessione per capire la possibilità di rifare l’evento in questo periodo dell’anno. Se questo non fosse possibile rispetteremo la decisione e faremo le nostre scelte». Quest’anno qualche problema con le date c’è stato. Soprattutto sul fronte di quelle degli eventi di Natale con la kermesse dolce troppo ravvicinata. Che Guarducci pensi a un piano B con un ritorno al CentroFiere di Bastia? Il patron non l’ha detto. Chissà se lo starà pensando. Dal canto suo, l’assessore Andrea Stafisso, non sembra aver chiuso alcuna porta, sottolineato come, dopo un’attenta valutazione di dati e criticità che avverrà nelle prossime settimane, un grande evento di successo come Eurochocolate, vada «riadattato ai bisogni della città». Insomma le date dell’edizione 2025 ci sono (dal 14 al 23 novembre), mentre non c’è il luogo dove si svolgerà. Numeri, obiettivi raggiunti e flussi dell’edizione 2024 sono stati illustrati, come tradizione vuole, durante la conferenza stampa di fine evento da Guarducci e il suo staff. Sul fronte obiettivi raggiunti, innanzitutto c’è quello sul milione di presenza e su cui Guarducci non si sbilancia. «Diamo importanza al livello di gradimento del pubblico che è stato elevato ha detto-. Qualche visitatore in più nell’ultima domenica ce l’aspettavamo, forse lo sciopero dei treni ha scoraggiato qualcuno». Poi c’è la destagionalizzazione, ovvero la capacità di far diventare Perugia una meta per i visitatori anche nel periodo tra la Fiera dei Morti e il Natale, storicamente considerato di poco appeal. Qualche numero da record, però, è stato dato. Innanzitutto le 20mila bocche di cioccolato vendute durante i 10 giorni di evento e che hanno rappresentato il cioccolatino di punta dell’edizione 2024 dal titolo “Sulla bocca di tutti”. Sono firmate Costruttori di Dolcezze e sono il frutto della collaborazione con la maitre chocolatier Alice Cianuri. E poi ci sono le 3.500 crepes al cioccolato vendute nel chiosco lungo corso Vannucci da Poldo, fedelissimo della kermesse da trent’anni. Tra i numeri importanti anche le oltre 179 aziende, di cui 55 dall’Europa e 33 da paesi extra europei dove, nei giorni scorsi, è stato battuto lo scontrino da record di oltre 600 euro. Sul fronte scontrini, è salito quello medio di +37 per cento rispetto all’edizione 2019, l’ultima nel centro storico perugino, e +25 rispetto all’edizione 2023 a Umbria Fiere. Tempi record anche per smontare Eurochocolate per favorire gli eventi, poi, di Natale. E, infine, il claim 2025 “Festa tra le nuvole”, «un formato sognante» come ha spiegato Guarducci. Ora le ultime: prima Arezzo (dal 5 al 19 dicembre) e, quasi in contemporanea, Luci sul Trasimeno a Castiglione del Lago. Come a dire che, alla fine, Eurochocolate piace, funziona e in molti lo vogliono ospitare. Quasi un messaggio.
Cristiana Mapelli
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