Eugenio Guarducci chiude oggi l’edizione indoor all’Umbriafiere di Bastia Umbra. «Un successo davvero travolgente»

di Sofia Coletti

PERUGIA«I numeri? Noi non li diamo, li facciamo!». Ha voglia di scherzare Eugenio Guarducci quando si parla del bilancio di “Eurochocolate“ che oggi chiude i battenti della speciale edizione indoor, all’Umbriafiere di Bastia con l’ultimo assalto dei golosi ai tre padiglioni ricolmi di dolcezze. Martedì il patron traccerà il consuntivo di Eurochocolate 2021 e presenterà la programmazione 2022. E pare scontato che il successo di queste giornate lascerà più di una traccia.Insomma come è andata Eurochocolate?«Dico solo che, a livello commerciale, nel primo week-end abbiamo fatto i numeri che avremmo dovuto fare in tutti i dieci giorni. Siamo contenti, c’è grande soddisfazione anche delle aziende che non sapevano se la formula potesse funzionare».C’erano dubbi?«Non era semplice raggiungere il traguardo con quello che è successo quest’anno. Siamo felici, lo sforzo e il coraggio sono stato ripagati. Si è fatto qualcosa di utile per il futuro».A questo punto Umbriafiere diventa irrinunciabile?«Noi manteniamo le promesse: Eurochocolate tornerà a Perugia a marzo, con l’evento “A passo d’uovo“, prima di Pasqua. Per quanto riguarda ottobre, le date sono già decise ma il come, il dove e il format li dovremo discutere in maniera serena con tutti quelli che hanno partecipato a quest’avventura. C’è stata la collaborazione fondamentale di Regione, dei Comuni di Perugia e Bastia, di Sviluppumbria. Non è corretto prendere decisioni su ottobre senza un passaggio collegiale».Insomma non è così scontato un ritorno nell’acropoli?«Noi ci saremo ma con una presenza che sarà calibrata ai risultati di quest’anno, dobbiamo ascoltare la voce di aziende, sponsor, partner. All’Umbiafiere è stato creato qualcosa di molto significativo, ha meravigliato anche noi».E’ mancato qualcosa?«Il fascino di Perugia non è facilmente sostituibile, noi lo abbiamo fatto con un grande sforzo a livello di interventi scenografici e il gradimento del pubblico è molto alto. Il dato più rilevante è che il potere di acquisto all’intero dell’Umbriafiere è decisamente superiore di quello del centro storico di Perugia».E al di fuori dell’Umbriafiere?«Il vento positivo di Eurochocolate si è riversato sul turismo nel comprensorio di Assisi, Perugia e oltre. E’ un bel segnale, confermato anche dalle associazioni di categoria» .

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