Il gruppo dirigente locale del Pdl invia una lettera ai vertici regionali: serve un chiarimento sul vicesindaco Bartolini
Nel Pd è ancora scontro tra Pettirossi e Romoli in vista del congresso di settembre
di LUCIO FONTANA
ASSISI – Ad Assisi non basta neanche la tregua estiva per riportare un pò di calma all’interno dei due schieramenti. Le elezioni amministrative del prossimo anno sono un totem intorno a cui tutti girano con le loro ricette, progetti e ambizioni. E spesso si arriva al corto-circuito. Ma andiamo con ordine e partiamo dal centrosinistra.
Duello nel Pd. In vista del congresso comunale fissato per l’11 settembre all’interno del Partito democratico, il duello tra il segretario comunale, Simone Pettirossi, e il consigliere comunale, Edo Romoli, si sta trasformando in un vero e proprio scontro aperto. Il consigliere comunale (che più d’uno indicano come candidato in pectore alla segreteria) va giù duro: “Mentre e i i cittadini
mostrano apprezzamento o per l’impegno del gruppo consiliare nel fare una oppsizione ferma, competente e costruttiva, tutti
si chiedono – dichiara Romoli – le ragioni della assenza politica del Partito Democratico sulla grave rissdel ecntntdestratra che governa Assisi e sulle grandi questioni amministrative che affliggono l’intero territorio comunale. La risposta l’abbiamo fornita noi del gruppo Consiliare (Passeri, Gambucci, Marini, Travicelli, Romoli): : l l oordiniatore Smionene Pettirossi è impegnato a firmare accordi solitari continua Romoli – con altre forze politiche nella speranza di poter essere eletto, almeno questa volta, consigliere comunale. Gli accordi sottoscritti – conclude il consigliere comunale – a titolo personale sono cartastraccia e non impegnano in alcun modo il Pd di Assisi”.
Ma non è finita qui: Romoli assestato un colpo a Pettirossi ne ha uno anche per il responsabile della Mongolfiera Cianetti che nei giorni scorsi aveva invitato il Pd a fare in fretta nella scelta del candidato a sindaco. “Cianetti ed altri – sottolinea Romoli-non hanno alcun titolo per mettere fretta al Pd, partito del 30%, che deciderà in piena autonomia le proprie scelte, senza condizionamenti e ricatti come avvenne nel 2006. All’affondo portato da Romoli, che è l’ennesima sconfessione della strategia messa in campo dal coordinatore comunale, lo stesso Pettirossi replica sottolineando come “gli incontri con le altre forze di centrosinistra proseguono e nei giorni scorsi il gruppo dirigente del Pd di Assisi ha incontrato i rappresentanti di Sinistra e libertà e Partito socialista. Tutto questo per mettere in campo, in vista delle elezioni del prossimo anno, una seria alternativa al centrodestra”. A chiudere, Pettirossi non manca di lanciare il guanto disfida a Romoli: “Al congresso di settembre vedremo chi avrà il consenso degli iscritti del partito in base al lavoro che ognuno ha svolto per far crescere e dare una prospettiva al partito e all’intera coalizione”. Le parole, così come i toni, non lasciano spazio a dubbi: il congresso di settembre del Pd si preannuncia come una vera e propria resa dei conti. La posta in gioco, d’altronde, non è di poco conto: il nuovo segretario comunale avrà una voce in capitolo nella scelta del candidato a sindaco e sul metodo con cui individuarlo (primarie o altro). Ma se nel centrosinistra le acque sono agitate, nel centro-destra non si cammina certo sul velluto.
La lettera ai vertici. Nei giorni scorsi i vertici locali del Pdl (con l’assenso dei consiglieri comunali e degli assessori) hanno inviato una lettera ai vertici regionali (Rossi-Laffranco) e provinciali (Monni-Lignani) del partito in cui di fatto si chiede per l’ennesima volta che il sindaco Ricci proceda (come previsto dall’accordo stipulato con l’Udc) al ridimensionamento del vice sindaco, Giorgio Bartolini.
Ridimensionamento che, fanno capire dal partito locale, potrebbe avvenire non solo con l’uscita di Bartolini dalla giunta comunale ma anche con la sottrazione di alcune delle deleghe che attualmente detiene. La risposta dei vertici provinciali e regionali? Al momento nessuno se la sente di prendere impegni formali, anche perché su tutto pesa l’indisponibilità del sindaco Ricci, più volte ribadita, a compiere un passo del genere. Dunque, il nodo resta ancora sul tavolo e non è detto che prima di Ferragosto possa svolgersi un summit per valutare, ancora una volta, il da farsi.