Gli artificieri del Genio la fanno brillare in tutta sicurezza


BASTIA UMBRA – E’ stata fatta brillare dagli artificieri ieri mattina la bomba ritrovata nei giorni scorsi a Bastiola. L’ordigno, della seconda guerra mondiale, era stato rinvenuto il 7 ottobre da alcuni operai che stavano effettuando uno scavo per la costruzione di un edificio presso la ex fornace Galletti. A circa due metri e settanta di profondità – ha affermato il proprietario del terreno, Luigi Bazzarri – ci siamo accorti della presenza di questa bomba e abbiamo ritrovato anche altro materiale risalente alla seconda guerra mondiale. Con ogni probabilità era stato ricavato una specie di deposito nelle corsie dei forni della vecchia fornace’. Su indicazione della competente autorità militare e in collaborazione con i responsabili delle forze dell’ordine, la prefettura di Perugia ha predisposto un piano dettagliato per far esplodere ieri, nella massima sicurezza, questo residuato bellico potenzialmente pericoloso. Le operazioni sono iniziate alle 10 con l’arrivo dei quattro artificieri del nucleo Eod (Esplosive ondinace disposal) del 6° reggimento reparto Genio pionieri di Roma, che si occupa della bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici in Lazio e Umbria. La squadra, guidata dal luogotenente Agostino Pinna, era
composta dal maresciallo Michele Olmetto, dal caporale maggiore Riccardo Pau e dal caporale maggiore capo Mauro Massi. Delegato del prefetto per la bonifica della zona, Ivo Fucelli, accompagnato dal maggiore Giuseppe Capano. Condizioni di massima sicurezza sono state garantite dalle forze dell’ordine – carabinieri, polizia, vigili urbani – e dalla protezione civile, Presenti sul posto il dirigente del commissariato di polizia di Assisi nonché vicequestore aggiunto, Alessandro Belsito, il capitano dei carabinieri di Assisi Sebastiano Arena, i comandanti delle stazioni dei carabinieri di Bastia Umbra e Assisi, il comandante dei vigili urbani di Bastia Umbra. Ai cittadini è stato severamente vietato avvicinarsi alla ex fornace e sono stati perciò bloccati ad un centinaio di metri. Bloccato il traffico per un quarto d’ora in via Mattei e in via Morosini. I residenti delle più vicine abitazioni non sono stati allontanati, ma hanno dovuto chiudere bene porte e finestre. L’ordigno bellico, dotato di spoletta, è stato fatto esplodere alle ore 11.30. E” una bomba d’aereo italiana – ha specificato il luogotenente Pinna – da 15 chilogrammi SAP della lunghezza di cm. 78,5. Non è stato possibile trasportarlo. E’ stata così presa la decisione di interrarlo in una buca realizzata a pochi metri di distanza e farlo poi brillare. Il ritrovamento di vari oggetti fa supporre la presenza di altri ordigni anche più grandi, addirittura del peso di 160-200 chili. E’ possibile, insomma, che ci siano altre bombe nel sottosuolo. In ogni caso – ha concluso Pinna – è stato chiesto l’intervento del reparto Bonifica campi minati e del Genio militare di Napoli. Dotati di un apposito cercametalli, opereranno nei prossimi giorni con il nucleo EOD per bonificare l’intera area”.
Roldano Boccali

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