BASTIA UMBRA (fla.pag.) – Tre casi di violenza sulle donne in pochi mesi: non è la prima volta, dall’inizio del 2010, che i carabinieri della compagnia di Assisi e della stazione di Bastia Umbra, agli ordini rispettivamente del capitano Andrea Pagliaro e del maresciallo Cristiano Boggeri, si trovano a dover arrestare qualcuno con l’accusa di (tentata) violenza sessuale.
Prima del quarantenne cannarese, a finire a Capanne erano stati un ventenne dominicano ed un quarantenne calabrese: il primo, all’inizio di febbraio, era stato arrestato (al termine di una vera e propria caccia) con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una trentenne straniera, sua ex compagna, che ritrovata dai carabinieri in lacrime e con i vestiti strappati aveva raccontato di essere stata sequestrata e violentata dal giovane.
A maggio, invece, un quarantenne di origini calabresi – già noto per altri reati a sfondo sessuale – era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, violenza privata e lesioni personali: con la scusa di voler vendere la sua casa per comprare un appartamento, l’uomo aveva attirato l’impiegata di un’agenzia immobiliare del posto a casa sua, e dopo averla fatta entrare l’aveva scaraventata sul letto per poi cercare di violentarla. Un’aggressione in piena regola, ma la donna non si era persa d’animo, e dopo essersi divincolata, è riuscita a raggiungere la strada dando l’allarme al 112.
La pattuglia del radiomobile di Assisi, che era nella zona, in un batter d’occhio è giunta sul posto ed i militari hanno arrestato l’uomo che – non pago di quanto aveva già fatto – era corso in strada per inseguire la vittima.
Storie diverse che in fondo si assomigliano. Dove la cicatrice non si rimarginerà mai.

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