L’accorpamento delle elezioni amministrative con quelle europee al 12 e 13 giugno rallenta la corsa alle candidature nel centrodestra e raffredda la tensione tra i partiti del centrosinistra. Quello appena trascorso è stato un fine settimana importante, ma ancora non decisivo per entrambi gli schieramenti.
Le segreterie di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udc hanno dato il formale via libera al candidato sindaco Fabrizio Masci, ma hanno anche aperto una serie di consultazioni per verificare se tale candidatura garantirà anche l’ampliamento della base elettorale. Si vuole capire se la lista civica sia veramente in grado di mobilitare voti in aggiunta a quelli della Casa delle Libertà.
Nessun ripensamento, ancora, ma la ferma volontà di lavorare alla costruzione di una coalizione competitiva con la sinistra, che governa a Bastia ormai da 40 anni. Più complessa la situazione nel centrosinistra che, nell’incontro di giovedì sera, ha segnato una netta demarcazione tra i quattro firmatari del documento (Ds, PdCi, Rifondazione comunista e Sdi) da un Iato e la Margherita dall’ altro.
Il partito della Quercia si è assunto il ruolo del «pontiere», con una posizione possibilista rispetto all’intransigenza degli altri ed ha invitato la Margherita a riformula-re il documento che salvi le esigenze rappresentate da Rifondazione, la più accanita a difendere il protocollo.
Quanto agli altri partiti collegati alla Margherita (Verdi,
Udeur e Dipietristi) potrebbero sedere al tavolo per discutere il programma, senza ulteriori pretese. Questo l’impegno che la Margherita dovrebbe assolvere entro giovedì.
I Ds, nelle frenetiche riunioni delle ultime ore, sembra aver circoscritto la rosa dei candidati a sindaco, confermando i nomi di Rosella Aristei e Francesco Lombardi, ma includendo quello del presidente del Consiglio comunale Antonio Criscuolo e ripescando Vannio Brozzi (nella foto), attuale vicepresidente del Consiglio regionale ed ex sindaco (dal 1985 al ’95).
M.S.
