Palio de san Michele Notte di festa per i rionali di Sant’Angelo e ieri la processione con la statua del Patrono
La gioia del capitano Alioscia Menghi dopo il secondo trionfo di fila
BASTIA UMBRA – Due anni, due vittorie. Alioscia Menghi, il capitano dei “gialli” è soddisfatto il giorno dopo la conquista del Palio de San Michele 2010. Ma come è tipico di capitano, non esita a condividere i meriti. “Il nostro segreto? Il gruppo. E’ stato determinante per la vittoria di quest’anno, successo che conferma il trionfo dell’anno scorso, dopo un periodo piuttosto lungo di digiuno. Finalmente siamo riusciti a ricreare un gruppo di persone valide e soprattutto motivate, abbiamo lavorato bene e i risultati aspettati sono arrivati. Del resto ogni anno gareggiamo per vincere, anche in questa occasione siamo riusciti a centrare l’o b i e ttivo. La speranza è quella di continuare così anche per il futuro”.
Martedì sera ha potuto sollevare il palio, a conclusione di giorni di prove e di sfide, dalla sfilata alla lizza (vinta dai rossi di Moncioveta).
Proprio la sfilata, che diventa un vero e proprio momento di teatro e creatività, ha consentito al rione Sant’Angelo di distanziare i concorrenti di San Rocco, Portella e Moncioveta. “L’ultimo pedone” ha, infatti, raccolto dieci punti. E’ un momento di impegno corale, che vede dispiegarsi per le vie di Bastia la fatica delle circa trecento persone che, nei giorni culminanti dell’appuntamento, si mettono a disposizione dei rioni. Ieri sono stati i gialli a portare in processione la statua della Patrono. Una festa coinvolgente che si ripete da 48 anni alla fine di settembre, ma che vive per lunga parte dell’anno, visto che, chiusa un’edizione, si comincia subito a lavorare per la successiva. “Eh sì, adesso festeggiamo – sottolinea il capitano -, ma il momento di ricominciare a lavorare per il prossimo anno è vicino”. Quest’anno scade anche il suo mandato – la carica dura due anni – che potrebbe essere anche rinnovato. E visti il duplice successo sembra quasi scontato. “No, no. Ho svolto il mio incarico, mi metterò da parte. E’ stato un onore, ma è già il secondo anno che salto le vacanze con i miei figli…”.di LUCA FIORUCCI

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