EFFETTO PISTA

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Finalmente la pista di atletica è realtà

Di Claudio Lazzari

Nel mese di Maggio 2006 , dopo trentasette anni di attesa , ho messo piede sul manto gommoso in Sportflex “ Super X “ della pedana del salto in lungo e triplo appena completata la prima pavimentazione del nuovo impianto di Atletica Leggera situato presso lo Stadio Comunale di Bastia Umbra.
La durata di quel semplice appoggio, ha mandato indietro la macchina del tempo fino al lontano 1969, quando al suo posto c’era un poco nobile e grezzo terriccio rosso, teatro dei primi slanci giovanili noncuranti della inadeguatezza della struttura, perché guardavano ben oltre, inseguendo improbabili successi e glorie indotte da racconti e filmati d’epoca.
Dal basso lo sguardo è salito all’orizzonte, come a scrutare, nella perfezione e nella verginità delle stuoie posizionate con cura, i possibili traguardi che ora si aprivano haimè, per generazioni che non mi riguardavano più e che forse non apprezzeranno fino in fondo la fortuna che stavano toccando con mano.
La freddezza a queste emozioni, incrudita dal tempo passato ad alimentare sogni e speranze andate sistematicamente in fumo , ha preso lestamente il sopravvento ed il groppo in gola è ritornato quando l’attenzione si è spostata sui miei figli che, se vorranno, potranno vivere con meno difficoltà questa esperienza di vita .
Una volta completato l’impianto, da quando è stato possibile frequentarlo regolarmente, lentamente ma inesorabilmente, si è popolato di utenti istituzionali ed occasionali di Bastia e dintorni, in parte affascinati dalla freschezza e dall’odore di nuovo che emanava, in parte ansiosi di provarsi su distanze meno stradaiole e più affidabili.
Ricordo gli sguardi curiosi e talvolta sospettosi degli addetti ai lavori delle Associazioni calcistiche bastiole, che si vedevano costretti a condividere uno spazio che per lunghi anni era stato il loro regno incontrastato, preoccupati degli eventuali danni che il manto erboso poteva subire dal pur innocente calpestio di comuni scarpe da ginnastica .
E’ stato il compromesso accettato dal sottoscritto, pur di avere prima possibile il tanto agognato impianto, altrimenti rimandato a data da destinarsi ( 7-8 anni ? ), se si continuava ad insistere sulla pur ideale linea delle strutture separate, caldeggiata dai molti che non passavano tutte le stagioni a correre sulla strada e su un dissestato campetto di memoria fantozziana.
A tutti piacerebbe avere la moglie bella, ricca ed intelligente, piuttosto di una brutta, povera e stupida, ma il buon senso, padre di tutte le psicologie, ci ricorda che la virtù sta nel mezzo e chi l’accetta, oltre a dimostrare intelligenza, ha la possibilità di vivere guardando un pochino più lontano della punta del suo naso.
A tutta velocità, presi dall’ebbra della novità e dalla necessità di inaugurarla, ci è capitato addosso come un uragano l’organizzazione nientemeno del Campionato Italiano Cadetti/e, unica sede ancora rimasta da assegnare nel nutrito calendario nazionale.
Ospitare un migliaio di persone e provvedere alla perfetta funzionalità del campo di gara, ancora senza attrezzature, è stato come firmare un assegno in bianco e tale suspence è rimasta fino ad una settimana prima dell’evento, fissato per il 16-17/09/2006, giorno in cui, dopo lunga gestazione, è arrivata tutta l’attrezzatura.
Grazie all’aiuto determinante dell’Amministrazione Comunale e di qualche amico che ha contribuito a coinvolgere la “ ISA “ come partner speciale della manifestazione, si è messa in moto la nostra macchina organizzatrice, che facendo tesoro dei legami mai dissolti che si sono formati nel tempo con praticanti di atletica di un tempo non troppo lontano e le forze fresche di oggi, ha saputo mettere al servizio della migliore gioventù italiana, la passione che ci ha sempre contraddistinto, forgiata dalle innumerevoli difficoltà incontrate nella pratica sportiva e quindi autentica espressione di valori nei quali tutti si sono riconosciuti, rispondendo numerosi all’appello del sottoscritto .
Tale attaccamento ha trovato la sua dimensione eroica allorchè la manifestazione è stata oggetto della massima attenzione da parte di Giove Pluvio, ma oltre a non vedere nessuno battere in ritirata, ha visto anzi accorrere altri in aiuto con stoicismo e coraggio da vendere.
Se permettete, dopo 37 anni, poteva essere una grande soddisfazione vedere tanta gente in pista con la tribuna coperta stracolma di atleti, tecnici, accompagnatori, genitori ed in questa occasione anche una rappresentanza della scuola media di Bastia con due classi terze, vedere che tutto, nonostante la mancanza di un collaudo preventivo, stava andando tutto alla perfezione, avere soprattutto la possibilità di vedere la propria figlia battersi tra le prime posizioni nella gara di salto con l’asta che aveva costruito a singhiozzo e con fatica logistica in allenamenti svolti nell’impianto di Perugia.
Evidentemente tutto ciò non bastava, si doveva pagare un altro contributo alla dea bendata, come se eravamo in debito con lei ; tale è stato sentenziato dai giudici , l’annullamento di sette gare, quattro delle quali favorevoli alla classifica della nostra Regione in termini di punteggio, una delle quali, guarda caso, il salto con l’asta femminile.
Tanti complimenti da parte di tutti alla fine della manifestazione, telefonate da varie parti d’Italia sull’ottima organizzazione, ma una tristezza di fondo che rimane sulla festa a metà, rovinata dal fango e dal temporale focalizzatosi in questo fine settimana dopo settimane di tempo estivo; una tristezza acuita dalla possibile soddisfazione a livello familiare: dopo tanti anni, giocare in casa le carte migliori, anche se con una generazione di ritardo, di fronte alla propria gente, su un impianto nuovo di zecca, che non poteva avere un battesimo migliore.
Comunicazione Federale : si recuperano le gare annullate a Chiari (BS), il prossimo 1-10-2006, in concomitanza con la finale nazionale dei Campionati di Società Master su pista che vede la nostra Associazione fra le prime 6 in Italia; bisogna essere presenti contemporaneamente in tutte e due le manifestazioni: io ad Ostia e mia figlia ed un altro giovane giavellottista a quasi 800 Km. di distanza.
Si opta per la classica via di mezzo: Vado a scuola e faccio 5 ore, mangio un boccone, parto per Ostia con le aste sul tettino che serviranno il giorno dopo, arrivo al campo 5 minuti prima della gara di lancio del giavellotto MM50, faccio due lanci dei quattro consentiti, alle 17,30 sono di nuovo sulla macchina e parto alla volta di Brescia, salgo mia figlia e l’altro giovane atleta a Valdichiana accompagnati da mia moglie, si arriva a Chiari a 15′ dalla mezzanotte; durante la notte piove, lo fa anche la mattina successiva, le gare di lancio del disco maschile e femminile si svolgono sotto l’acqua, ma non quelle di salto con l’asta, troppo pericoloso per i giudici e vengono annullate di nuovo, questa volta con quasi 1000 Km. di troppo.
Prima la mancanza della pista, adesso il meteo avverso; non vorrei che i miei figli debbano aspettare la prossima generazione, ma sono convinto che ce la faremo lo stesso; oramai siamo allenati.

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