Il Ministro BrunettaIL MINISTRO 
«Non c’è solo fumo ma anche l’arrosto» Bonanni (Cisl): «Un gioco mediatico»


A maggio e giugno assenze in calo fino al 50 per cento
 
— ROMA —
L’EFFETTO annuncio del giro di vite da parte del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta sulle malattie facili degli statali sta cominciando a sortire i primi effetti. Secondo i dati di un’indagine pilota condotta dal ministero della Pubblica amministrazione e l’Innovazione su un campione di 27 fra amministrazioni centrali, periferiche ed enti di previdenza, il numero delle giornate di assenza per malattia si è ridotto del 15% nel bimestre maggio-giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La contrazione delle assenze, pari all’11% circa nel mese di maggio, è quasi raddoppiata a giugno (-20%). Il trend potrebbe aumentare, visto che la riscontrata flessione dei giorni di assenza per malattia è legata ad un periodo, tra maggio e giugno, in cui la lotta ai fannulloni è stata solo annunciata dal ministro Brunetta, il cui piano con il relativo decreto legge è entrato in vigore il 25 giugno scorso.
L’indagine esamina una galassia particolarmente variegata nella quale si confrontano realtà storicamente diverse per dimensioni e abitudini, ma in alcuni casi le variazioni percentuali risultano decisamente rilevanti. Nel mese di giugno all’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ad esempio, il numero delle giornate medie di assenza per dipendente si è dimezzato, mentre nello stesso periodo all’Inps e al ministero degli Esteri si è registrata una contrazione del 30%.
Brunetta ha poi preannunciato che a settembre verrà avviata un’attività di raccolta sistematica di dati mensili per monitorare il fenomeno dell’assenteismo dei lavoratori pubblici.
«Qualcuno chiama tutto questo fumo: ma dov’è il fumo? Io ho fatto anche l’arrosto» ha spiegato Brunetta a margine di un dibattito a Cortina. Il ministro ha polemizzato con il collega Tremonti: «Alcuni hanno inviato subito i dati , ad esempio il ministero degli Esteri. Altri invece no. Il ministero del Tesoro ad esempio non ha mai risposto».

IL MINISTRO ha aggiunto che «Brunetta è un nome collettivo, è la gente che non ne può più dell’inefficienza dei servizi pubblici: 60 milioni di italiani sono con me e se tutto andrà bene, entro la fine dell’anno avremo cambiato i comportamenti opportunistici dei fannulloni».
Una soddisfazione, quella del ministro, incrinata tuttavia dalle critiche dei sindacati. «Un gioco tutto mediatico», dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. 

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