Affollano il web i residenti di Bastia a cui proprio non va giù il degrado in cui versano alcuni siti simbolici della città. Dicono che “Attila è nato a Bastia” creando una non felice allegoria con quanto sta accadendo ai piedi del Subasio. Li definiscono “barbari”, gente che guarda solo al cemento, quello che offende, e che non nutre rispetto per le bellezze architettoniche che restituiscono lustro e identità. Parliamo della piscina Eden Rock “Paradiso terreste” fiore all’occhiello di un ambiente polifunzionale, dove si fondevano mirabilmente, una fabbrica, un’ospizio con cappella, viali alberati e giardini, realizzati da Francesco Giontella, vero esempio di architettura d’ambiente del 900. Tutto questo viveva in stretta simbiosi con lo spazio intorno, in un rapporto stupendo con il verde. Le architetture erano ricche di dettagli e finiture di alto pregio. Ora è l’ultimo degli scempi. Forse sarebbe meglio ricordarlo come uno spazio ricco di eventi, pieno di storie, di ricordi. Ogni bastiolo può strapparne un aneddoto, può ricordarne una giornata trascorsa in allegra compagnia “Ogni bastiolo -si legge – oggi ha nel cuore un tremendo buco nero e rancoroso che lo riempe di rabbia mista a malinconia”.

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