L’annuale classifica di Legambiente sulle 15 città più grandi della nostra regione non conforta A Città di Castello record di auto, Foligno e Spoleto bocciate per la raccolta differenziata
PERUGIA Registrano un generale arretramento le performance ambientali delle città umbre nella terza edizione del report di Legambiente sul tema «Ecosistema urbano Umbria 2022» che riguarda sì Perugia e Terni, ma anche tra gli altri 13 comuni più grandi della regione (Orvieto, Narni, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra, Corciano, Marsciano, Umbertide, Todi e Castiglione del Lago), arrivando a coprire il 70% della popolazione. Dai dati analizzati, riferiti perlopiù al 2021, secondo Legambiente emerge come le città umbre «non migliorino abbastanza e abbastanza velocemente le loro performance ambientali». Mentre «continua incessante» la diminuzione della popolazione umbra, le emergenze evidenziate negli anni precedenti «rimangono le medesime e riflettono un sostanziale immobilismo nelle politiche della sostenibilità, seppur con qualche importante eccezione cui guardare per tracciare la rotta del cambiamento su scala regionale». Dalla classifica emerge che nelle città umbre ci sono sempre più auto in circolazione (record a Città di Castello, 81 ogni 100 abitanti) e aumentano anche incidenti con morti e feriti (la peggiore città è Spoleto). Consumo di suolo che continua a crescere (Corciano è in testa) e perdite lungo la rete idrica che rimangono preoccupanti per quasi tutti. Sono davvero poche le performance che migliorano e che, quindi, non incidono in modo significativo sul quadro generale. Se da una parte migliorano i livelli di smog in alcune città, dall’altra va sottolineata la circostanza che siamo ancora ben lontani dai livelli raccomandati dall’Oms. Allo stesso modo, migliora il livello della raccolta differenziata, ma non in maniera generalizzata, con Spoleto e Foligno fanalini di coda con il 60 e 58,8 %.
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