Il sindaco: la leva urbanistica per migliorare la città


II primo cittadino fa il bilancio, traccia le linee del 2006 e lancia messaggi e segnali
“La variante al Prg servirà a riqualificare tutte le zone Puntiamo forte sulla cultura”


STATO SOCIALE: la legge finanziaria ci colpisce duramente, ma riusciremo a non toccare i servizi
TRAFFICO:
Raffica di sottopassi e rotatorie


Giuseppe Castellini


BASTIA UMBRA – Non è un centometrista ma un passista, di quelli che macinano chilometri su chilometri senza fermarsi mai. E solo un passista che abbia chiara la meta può avere le chances di cogliere il risultato ambizioso che si è proposta l’amministrazione comunale di Bastia: far partire una fase di sviluppo della città che porti con sé il meglio del passato e, attraverso una profonda opera di riqualificazione, determini le condizioni di uno sviluppo più innovativo, qualificato e in grado di garantire ai cittadini elevati standard di benessere sociale. Un quadro che nel corso del 2005 è stato ben impostato, su cui si sono già compiuti atti concreti e che nel 2006 vedrà arrivare i primi importanti frutti. E’ determinato il sindaco di Bastia Umbra, Francesco Lombardi, che punta sulla riqualificazione urbana, lavora a una politica di intese territoriali, punta sulla partecipazione e usa il metodo della “concertazione operativa”, che non si perde in estenuanti mediazioni ma che invece sa decidere.


Sindaco Lombardi, qual’è lo stato di salute di Bastia?
“La città ha avuto nei decenni passati una fase di sviluppo elevato, di cui è testimone non solo il tasso di crescita imprenditoriale ma anche il forte incremento della popolazione. Siamo la città che a livello di abitanti percentualmente è cresciuta di più in Umbria e che presenta un tasso di popolazione giovanile nettamente superiore alla media. Una fase di crescita dall’onda lunga che prosegue ancora ma che per essere rilanciata ha bisogno di una politica coordinata di interventi. Bisogna qualificare, inno vare, elevare la competitività”.


Su questo tema appare cruciale la partita della variante al piano regolatore.
“Sono state approvate le linee guida, l’Uficio del Piano sta lavorando, ci sono tutte le condizioni per svolgere un lavoro che segnerà una leva importante per lo sviluppo di Bastia”.



Citi il principale criterio guida della variante al Prg.


“Il fatto che ogni area sarà concepita secondo il criterio di contenere un mix di funzioni, in grado di creare le condizioni di un benessere sociale e di una vivibilità che, tra l’altro, sono il miglior antidoto contro la microcriminalità”.


Che a Bastia è un problema sentito.
“Sì, è al di là dei dati numerici che non rilevano su Bastia problemi particolarmente allarmanti. Ringrazio le forze dell’ordine che sul contrasto alla microcriminalità spendono davvero tante energie, ma ho la convinzione che l’intervento repressivo, pur necessario, non basta. Occorre creare condizioni di benessere ambientale che evitino la presenza di un humus favorevole alla microcriminalità: quindi no a quartieri dormitorio, non al degrado urbanistico e architettonico, sì a politiche sociali adeguate a cominciare da politiche serie per l’integrazione degli immigrati”.


E sulla grande questioni del riuso di aree industriali e similari presenti all’interno della città?
“Ci stiamo lavorando molto e i risultati cominciano a vedersi: la partita dell’area delle Officine Franchi è impostata e praticamente conclusa, con un piano che prevede in quello spazio un riuso mixato e comprensivo di importanti servizi; per l’ex mattatoio è stato firmato l’accordo tra i tre proprietari (Comune,
Coop e famiglia Capitini) affidando il progetto di recupero a un luminare, l’ingener Adolfo Natalizi. E poi ci sono le questioni dell’area ex Deltafina e della Petrini. A una a una le stiamo risolvendo tutte e alla fine sarà una ricucitura e una riqualificazione urbanistica che rappresenterà un fiore all’orecchio per Bastia e la sua vivibilità”.


Per le imprese?
“Abbiamo ottenuto un importante finanziamento per il riassetto delle aree industriali: vogliamo favorire con grande determinazione, attraverso un aumento della competitività di sistema, il ricco tessuto produttivo che rappresenta la ricchezza di Bastia e su cui si basa la prosperità economica futura della città. Ed evidenzio la grossa attività di formazione svolta quest’anno e che verrà potenziata nel 2006”.


Altra questione spinosa: il traffico.
“Siamo in dirittura d’arrivo sul progetto definitivo per il sottopasso ferroviario di via San Rocco e per quello di via Firenze siamo a buon punto. Debbo dire che su tale fronte è stata determinante l’intesa trovata con Rfi, la Rete ferroviaria. Abbiamo poi un piano di creazione di rotatorie. Miglioreremo la viabilità, questo è certo. E i cittadini lo potranno toccare con mano”.


Lei ha detto più volte di essere orgoglioso delle attività culturali che si stanno svolgendo.
“Stiamo dimostrando, cosa che non è mai stata vera, che Bastia sia solo un polo produttivo. Meglio, siamo un polo produttivo di tutto, anche di cultura. E noto con soddisfazione che le iniziative intraprese nel 2005, quando in città sono venuti personaggi importanti della cultura italiana, hanno avuto una partecipazione eccezionale. Qui c’è fermento, c’è un associazionismo ricchissimo, c’è voglia di una qualità della vita sempre migliore. E’ uno stimolo prezioso per un’amministrazione comunale, è una sfida che accogliamo per intero. E in tale contesto desidero evidenziare il progetto che riguarda la chiesa di Sant’Angelo, per la quale è stato presentata richiesta di finanziamento alla Fondazione Carisp e che diventerà un polo culturale d’eccellenza”.


La Finanziaria vi creerà problemi nel 2006?
“Non ci dormo la notte, perché il taglio è corposo e le regole sui limiti di spesa troppo severe. Bastia è un Comune ricco che non avrebbe di per sé problemi di bilancio, ma i tetti imposti dal governo sono troppo penalizzanti. Non resta che sperare in un cambiamento dello scenario politico nazionale alle elezioni di primavera”.


Ci saranno contraccolpi sui servizi comunali, in particolare quelli dello Stato sociale?
“Non faremo un passo indietro, ma semmai in avanti, sui servizi garantiti ai cittadini. Lo Stato sociale di cui godono i cittadini di Bastia non verrà toccato. A qualsiasi costo”.


Lei crede molto nell’area vasta.
“La competitività territoriale e la garanzia di servizi adeguati e avanzati per i cittadini passano per questa strada. Abbiamo firmato un’intesa con gli altri comuni del territorio attivando iniziative, ad esempio quella sulla diffusione dell’energia rinnovabile. Gli spazi di sinergia e collaborazione cresceranno di molto con il tempo: la strada è segnata, dobbiamo procedere con celerità”.


Concluda lei.
“Con i migliori auguri ai miei concittadini di buon anno, convinto che Bastia sarà sempre più prospera, accogliente e che riusciremo a irrobustire le gambe del nostro sviluppo per garantire prosperità e certezze alle future generazioni”.

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