LA GIORNATA della Memoria 2011 sarà celebrata con impegno straordinario, non solo formale, coinvolgendo le scuole e gli studenti, perché il ricordo deve arrivare prima di tutto alle giovani generazioni in gran parte ignare delle atrocità commesse nel secolo scorso. Il Comune ha promosso una manifestazione giovedì 27 alle 10, al Cinema Esperia. Dopo il saluto del sindaco Stefano Ansideri e l’intervento dell’assessore alla Cultura Rosella Aristei, seguirà la testimonianza di un cittadino nato a Bastia Umbra, Antonio Ubaldi, sull’esperienza da lui vissuta di ex internato in un lager nazista. Inoltre, gli studenti delle scuole superiori del comprensorio terranno letture e performances sui temi delle persecuzioni razziali e dell’olocausto. Il programma prede anche intermezzi musicali a cura del Maestro Mosè Chiavoni (clarinetto). Sempre giovedì, a Perugia, il prefetto e il Sindaco Ansideri consegneranno una onorificenza al Luigi Geri, nato a Civitella d’Agliano, in provincia di Viterbo, il 13 marzo 1921 e residente a Bastia. Il signor Luigi riceverà l’onorificenza con altri 21 superstiti dei campi di concentramento tutti residenti nella Provincia di Perugia. Geri era in servizio nell’Arma dei carabinieri nel 1943, quando fu arrestato insieme ad altri commilitoni nella caserma di S. Vigilio di Marebbe, in provincia di Bolzano, ed internato nel lager di S. Martino, in Austria.
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comments (19)

  • La storia e le persone cambiano

    A questa nobile iniziativa del comune di Bastia mi sorge spontanea una domanda: parteciperanno anche coloro che ancora si salutano col detto “ciao camerata”?

  • @La storia e le persone cambiano: Ma possibile che qualcuno continui sempre a rinfocolare le divisioni che sono sempre sbagliate. Spero che alla giornata della memoria partecipino anche i camerati.
    Come spero che i compagni partecipino alla giornata delle Foibe:

    Essere comunista oggi è più che mai intollerabile ed improponibile. Gli 85 milioni di morti nel mondo a causa del comunismo reclamano giustizia. I post comunisti italiani sotto la scorza della tolleranza sono sempre gli stessi , riconoscono diritti a tutti tranne a chi non la pensa come loro.
    Per capire, per condividere il desiderio che certe cose non si verifichino più:
    http://www.facebook.com/topic.php?uid=32295856233&topic=13102

  • @La storia e le persone cambiano: invece chi si saluta con il pugno ha diritto? bha…….

  • @La storia e le persone cambiano: La storia e le persone cambiano … ma tu se armasto uguale !!!

  • La storia e le persone cambiano

    Ci sono in Italia e al governo, e ci sono anche a Bastia gli ex dispensatori di olio di ricino e di operazioni chirurgiche (tutte gratuite), come lo strappo delle unghie.

  • @La storia e le persone cambiano: Adesso non esageriamo sennò si rischia di essere ridicoli..la Giornata della Memoria e quelle delle Foibe sono entrambe importanti..per un paese civile e democratico..e basta alle conte dei morti..che siano vittime del nazi-fascismo o del comunismo sono sempre morti..non si possono fare gare con i pallottolieri su queste cose..tutti sono vittime..

  • La storia e le persone cambiano

    @Het Oog: Tu hai per un verso hai ragione, ma dall’altro prova a dire la stessa cosa, a chi etichetta, per tutto quello che succede in Italia, che la colpa è dei soliti comunisti (che non difendo nella maniera più assoluta), a cominciare da molti che scrivono su questo blog fino al loro capo assoluto Berlusconi, il quale non passa giorno in cui le sue affermazioni (monotone) fanno capo ad una sinistra (bolscevica, leninista) che non esiste più, ed è storicamente provato che in Italia non è mai esistita, al contrario di un fascismo che ha lasciato i segni ovunque da nord a sud.

  • @La storia e le persone cambiano: Sul clima da guerra fredda ti dò ragione senza dubbio..ed è per questo che scrivendo certi post come quelli precedenti rischi di passare da una posizione pienamente condivisibile e (secondo me) giusta ad una non condivisibile e facilmente criticabile..

  • @La storia e le persone cambiano: Sei sicuro che solo il fascismo ha lasciato i segni da nord a sud ?? Storicamente non mi risulta, se guardi da est a ovest trovi trovi molti segni nel globo terrestre lasciati (e ancora attuali) dal comunismo. Il nazi-fascismo è finito nel 1945 … il comunismo in alcuni parti del mondo è ancora presente ! comunque per non dimenticare … http://www.digital-sat.it/new.php?id=24881

  • attenzione i segni sono stati lasciati anche dai ” liberatori ” dopo il 1943 e dopo il 1945 vedi in Emilia Romagna, vedi in Lombardia vedi in Piemonte ecc..basta leggere qualche libro di Giampaolo Pansa, quindi anche dall’altra parte sono stati fatte delle atrocità

  • Suggerisco una lettura : “I vinti non dimenticano”
    Ricordiamoci che TUTTI i morti meritano il nostro DOVEROSO RISPETTO.

  • Giampaolo Pansa nel suo libro fa un revisionismo mettendo sullo stesso piano il fatto che da una parte vi sia stata la possibilità di rendere l’Italia un paese satellite dell’Unione Sovietica e dall’altra il fascismo con la sua presenza ventennale, tragica e fratricida. Per quanto mi riguarda non lo approvo, ma ognuno la vede a modo suo. Ora dire che dopo il 1945 ci siano state delle vendette e cosiderarle sullo stesso piano del motivo scatenante in tali ritorsioni, mi sembra azzardato; ad esempio, andando indietro nel tempo e tentando di porsi in quel medesimo periodo storico, le chiedo,se nel suo quartiere, nel suo condominio o un vicino di casa le ammazza o denuncia i suoi cari, figli, moglie, fratelli ecc., e costoro vengano portati in campi di sterminio e non li rivedrà più, mentre vede il suo caro vicino (delatore e aguzzino)tranquillo con la sua famiglia, cosa farebbe, lo invita a cena oppure gli pianta una pallottola in testa? Pensi però questo immedesimandosi come se fosse in guerra e provenga da una lotta contro degli assassini. Il revisionismo in Italia non è e non…

  • @Domenico Ascani:

    revisionismo o no comunque fatti del genere ci sono stati, sono state giustiziate anche persone che non erano né aguzzini e né complici..solo per la follia omicida della guerra civile.
    Inoltre anche se non sono un gran lettore a mio avviso l’Italia è stata quasi un’appendice dell’URSS in particolar modo negli anni di piombo.

  • @Domenico Ascani: Ritengo che quello che lei sta affermando sia abominevole.
    Le violenze perpetrate dai partigiani nelle regioni rosse sono avvenute dopo la fine della guerra.
    Se si giustifica la vendetta privata allo stesso tempo si torna all’età della pietra, mettendo sullo stesso piano aguzzini e torturati.
    Che differenza corre fra un torturatore nazista ed un partigiano che violenta la moglie del nazista per vendetta ?
    La prego di darmi una risposta.

  • @ Ramingo: Non ho nulla da risponderle, lei si tenga le sue idee ed io le mie.

    @ nn: Per quanto mi riguarda, nessun tipo di revisionismo è possibile, poichè il tutto è nato e si è svolto attraverso situazioni nettamente diverse sia sotto il profilo storico che politico, ripeto Pansa può pensarla come vuole, ma ciò non è detto che sia condivisibile da tutti. Saluti

  • @Domenico Ascani: La domanda sorge spontanea: il libro l’ha letto ?
    Da come lo recensisce direi proprio di no !!!
    Si fidi prima di sentenziare lo legga, anche se non cambierà le sue idee, credo le possa dare degli spunti di riflessione come ne ha dati a me.
    Buona lettura !!!

  • Le rispondo ora e poi non lo farò più: per me è poco interessante la trovata di interloquire con un’immaginaria bibliotecaria e un racconto dei fatti di poco effetto, con un finale che svela il vero motivo dell’interesse della stessa. In generale un turbinare di cifre, fatti e località che difficilmente si riesce a tenere a mente. Ne emerge un resoconto di episodi delittuosi che comunica solo un grande suonare di mitraglie per tutti i mesi che sono seguiti al 25 aprile. Per me rimane poco utile e istruttivo.
    Ripeto IO sono favorevole ai cosiddetti libri “revisionisti” purché non alterino i fatti. Ritengo che più si legge, più si raccolgono opinioni diverse, più aumenta la conoscenza. Quindi ben vengano i libri revisionisti, ben vengano tutti i libri. Senza però dimenticare che se oggi possiamo leggere libri revisionisti è perché la guerra l’ha vinta chi permetteva la diffusione di libri e cultura, mentre chi la guerra l’ha persa i libri li bruciava in piazza e non permetteva la libertà di parola. Questo non bisogna mai dimenticarlo.

  • @Domenico Ascani: Se vuole non mi risponda … ma ribadisco che mi sembra che il libro non l’abbia letto 🙂
    Lo legga, è un suggerimento, mica un’offesa !
    Poi, se mi posso permettere, non si scaldi troppo, la leggo su molti argomenti esprimere il suo parere, io ho espresso il mio, mi sembra legittimo e “democratico”.
    Ultima analisi: la storia non si scrive con i se e con i ma, se vuole sapere “cosa sarebbe successo se …” si rivolga ad Enrico Ruggeri 🙂
    Si rilassi …

  • Sono rilassato, tranquillo e soddisfatto di quello che penso. Stop.

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