Bastia

Ecco il nuovo volto di Umbriafiere

In esclusiva i particolari del centro fieristico di Bastia ripensato in chiave futuristica dagli ingegneri
Uno spazio espositivo di 6mila mq, ceno congressi all’avanguardia e passerella sul Chiascio


ANTIOCO FOIS


BASTIA UMBRA – Uno spazio espositivo di 6mila metri quadri, pannelli fotovoltaici e una passerella pedonale attraverso il Chiascio per collegare i nuovi parcheggi. Per il quartiere espositivo di Umbriafiere si prospetta una metamorfosi dai connotati futuristici. Il progetto complessivo per la struttura fieristica più importante dell’Umbria che ancora porta i tratti di studio di fattibilità, sarà l’ipotetico completamento dell’opera di recupero delle strutture iniziata l’estate scorsa. Nella prima parte dei lavori, i padiglioni 7, 8 e 9 sono stati dotati di nuovo impianto elettrico e termoidraulico che provvedererà alla climatizzazione dei locali. Un sistema di pannelli fotovoltaici fissati alla copertura con un sistema di ancoraggio che sfrutta un brevetto recentissimo, fornirà l’energia elettrica necessaria ai tre spazi espositivi. Gli interventi di recupero dei volumi esistenti interesseranno anche gli altri ambienti del quartiere fieristico, per i quali è stato progettato uno studio di fattibilità commissionato da Umbriafiere. Le pensiline in eternit – che verranno rimosse anche se “inertizzate” e non pericolose per la salute – lasceranno spazio ad un’unica sala di 6mila metri quadri. La superficie concepita come spazio espositivo all’avanguardia, sarà retta da pilastri perimetrali non collegati fra loro da pareti murate ma alternati da spazi aperti dove sarà possibile installare delle grandi vetrate. Come per i padiglioni rimodernati nel corso dei mesi estivi, il mega spazio espositivo vivrà dell’energia prodotta da un sistema di pannelli fotovoltaici sistemato sul tetto.
Un altro stralcio del progetto affidato ad uno studio di Parigi prevede accanto ai padiglioni 7, 8 e 9 una “pilotis”; una struttura simile ad una palafitta, dove una sequenza di pilastri di sostegno sono posti in maniera da isolare un fabbricato dal terreno, consentendo l’utilizzazione del suolo. Sopra la costruzione che si rifà ad una tecnica costruttiva di Le Corbusier, troverà spazio un centro congressi completamente trasparente. Costruito in acciaio e vetro sarà un ambiente ideale per conferenze ed esposizioni permanenti.
I parcheggi per le auto verranno spostati fuori dal comparto del centro fieristico per trovare spazio al di là del Chiascio. Anche per i nuovi posti auto è stata concepita una soluzione futuristica, con una passerella pedonale in acciaio che collegherà la nuova area a quella esistente.
Nell’ultima parte dello studio di fattibilità i progettisti hanno ideato il recupero del mattatoio con la probabilità di vederlo inserito nell’ambito del centro fieristico come sede dei servizi veterinari, della croce rossa o comunque di quei servizi di supporto alle manifestazioni.
Tutto il piano di recupero non prevede la creazione di volumi aggiuntivi ma solo la rivalutazione delle strutture già in atto. Il progetto ruoterà intorno alla valorizzazione dei prodotti Umbri per una struttura che ospita la quarta manifestazione in ambito regionale per risposta di pubblico.

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