Bastia

Ecco il fascino discreto delle «Cartulae Nataliciae»

LA MOSTRA ALLA GALLERIA CANTICO DI SAN DAMIANO IN ASSISI  IL SEGNO dell’animo lieto, della serenità, dell’armonia oltre le brutture del mondo. Questo vogliono significare le Cartulae Nataliciae di nove interpreti di vaglia alla galleria del Cantico di San Damiano. Grafiche d’autore, si dice subito, opere intrise di bellezza interiore, un appuntamento che si rinnova: biglietti d’auguri di così autentico prestigio sono rari davvero e questi, tirati in edizione limitata e a costo minuscolo, rappresentano un messaggio nel nome dell’arte vera. Scene di intatti incantesimi, colori mormoranti, risultati che accomunano nell’attenzione e nell’applauso Ennio Boccacci, Serena Cavallini, Rolando Dominici, Marielisa Leboroni, Sergio Marini, Silvana Migliorati, Antonella Parlani (qui una sua grafica), Marisa Piselli, Maria Teresa Romitelli. Nomi che mostrano ampiamente la statura dell’iniziativa estetica. Tutto nasce, secondo la storia, nel 1224 quando san Francesco inviò un biglietto con parole d’augurio per la Natività a frate Leone. Un simbolo che nel 1964 viene ripreso dai padri Giulio Mancini e Diego Donati con l’inaugurazione della galleria del Cantico, luogo di lancinante profondità spirituale e di suggestioni d’arte non comuni. Le cartulae ‘rinascono’ proprio con padre Diego e negli anni ’90 le grafiche di Natale sono creazioni non più singole. E le immagini volano, come sempre a disposizione di chi sa ricordare con emozione.  
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