Bastia

Eccellenza, sì al terzo fuoriquota

L’inchiesta Due ‘90 e un ‘91 obbligatori già dalla prossima stagione. Lunedì la decisione non è passata, adesso invece…

Otto società a favore e sei contrarie, la prossima settimana nuova votazione


IL FRONTE DEL NO
Bastia, Città di Castello, Casa del Diavolo,GrifoPonteTorgiano,Nocera e Todi si oppongono


di NICOLA AGOSTINI


PERUGIA – Il terzo fuoriquota in Eccellenza è dietro l’angolo. La prossima settimana, con data ancora da decidere, le società si incontreranno di nuovo nella sede del Cru a Prepo per una seconda votazione dopo quella effettuata lunedì scorso che ha sancito l’introduzione dei tre fuoriquota (un ‘89, un ‘90 e un ‘91) in Promozione. La votazione si rifarà perché alcune società non si sono presentate.
Il presidente del Gualdo Pio Iannelli ad esempio era fuori per motivi di lavoro , ma alla prossima votazione ci sarà. Il Semonte invece non si è presentato e non si sa se lo farà la prossima settimana visto che, dopo la dimissioni del patron Sauro Notari, c’è aria di smobilitazione in casa rossoverde.
In Eccellenza la proposta riguarda l’impiego obbligatorio di due giocatori classe ‘90 e di un ‘91. E la votazione si annuncia tutt’altro che semplice. Abbiamo chiesto così ai presidenti di Eccellenza il loro parere sull’impiego dei tre fuoriquota dalla stagione 2009-2010 e il risultato è stato di 8 voti a favore e 6 contro. 14 società sulle 18 che si presenteranno al via nella prossima stagione dunque, considerando che il Semonte con ogni probabilità non si presenterà e che Nestor e Am 98 non si sa se potranno votare, visto che il ripescaggio non è stato ancora ufficializzato e non si sa se lo sarà al momento della prossima votazione. Stesso discorso per il Real Pretola che entro lunedì presenterà la domanda per il cambio di denominazione del club. Ecco la situazione nel dettaglio:
BASTIA NO – Il presidente Paolo Bartolucci è chiaro: “Non si può cambiare regolamento ad un mese dal via della preparazione. Sì ai tre fuoriquota ma dal 2010-2011.
CAMPITELLO SI’ – Non ha dubbi il presidente Maurizio Castellani: “E’ un modo per abbassare i costi”.
CANNARA SI’ – “E’ una decisione che sposa la nostra politica – spiega il vicepresidente Luciano Angelucci -. Siamo decisamente a favore”.
CASA DEL DIAVOLO NO – Contrario il presidente Andrea Bracci: “Mi sembra tardi per prendere una decisione del genere”.
CITTA’ DI CASTELLO NO – “Non ha senso – dichiara il patron Ivano Massetti -. Se un giovane è bravo gioca comunque e non è vero che serve per ridimensionare i costi”.
CLITUNNO SI’ – “Siamo d’accordo – dichiara il direttore sportivo Pierpaolo Berretti – perché è una decisione che va in un’ottica di valorizzazione dei giovani”.
GRIFOPONTETORGIANO NO – “Sarei d’accordo – precisa il presidente Roberto Damaschi – se il terzo fuoriquota fosse un ‘89 per dare un seguito al lavoro fatto. La proposta che prevede due ‘ 90 e un ‘91 a questo punto della stagione non vedo che senso abbia”.GUALDO SI’ – “E’ una decisione – spiega il presidente Pio Iannelli – che sposeremo in pie-no”.
NARNESE SI’ – “Dobbiamo sposare questa linea – spiega il copresidente Moreno Gubbiotti – perché altrimenti non si va lontano. Se continuiamo con questi costi il giochetto finisce”.
NOCERA NO – “Ormai è troppo tardi – interviene il presidente Gianni Bordicchia -. Un fuoriquota in più crea più di un problema”.
PONTEVECCHIO SI’ – “Sono pienamente favorevole – annuncia il presidente Gianni Monsignori – e io aggiungerei anche la clausola che almeno uno di questi tre fuoriquota debba provenire dal proprio settore giovanile”.
TODI NO – “L’idea è buona -precisa il presidente Valde Vittorio Aisa – ma in questo momento è di difficile applicazione. Dal prossimo anno invece sarebbe un’ottima iniziativa”.
TRESTINA SI’ – “A noi andrebbero bene anche un’ 89, un ‘90 e un ‘91. L’importante – spiega il presidente Leonardo Bambini – è che la novità del terzo fuoriquota vada in porto”.
VOLUNTAS SPOLETO
SI’ – “E’ una scelta giusta – dichiara il presidente Luigino Santirosi – in una logica di contenimento dei costi”.
NESTOR SI’ – “Siamo più che favorevoli – spiega il copresidente Federico Marianeschi”.
AM 98 NO – “In questo momento ci metterebbe in difficoltà per allestire una squadra juniores – precisa il presidente Walter Parisse -“

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