E’ del Cannara di Roscini il colpo grosso della giornata
di LUCA VAGNETTI
PROMOSSE
Cannara: Quando il morale delle truppe è alto, ogni impresa è possibile. Roscini impara la lezione da Sun Tzu e la trasmette ai suoi ragazzotti.
Massa Martana: La fine di un incubo. Se il campionato finisse oggi, sarebbe salvo.
Città di Castello: E’ chiaro ed evidente che rispetto alle altre formazioni di bassa classifica ha un altro passo e un’altra classe.
Campitello: Esce da un periodo buio con una vittoria rigenerante soprattutto psicologicamente per una squadra che deve ritrovare fiducia nei propri mezzi.
Group Città di Castello: Rosicchia due punti al Deruta, supera un ostacolo non da poco come il Bastia.
Trestina: Un cavallo lanciato al galoppo.
Todi: Inevitabilmente la Coppa Italia sottrae energie al campionato. I tuderti stanno però dimostrando di avere risorse sufficienti per reggere su entrambi i fronti.
Gualdo: Strenua difesa che frutta un punto sul campo della prima della classe.
Semonte: Ordinaria amministrazione. Il gap tecnico con il Nocera, matematicamente retrocesso, è fin troppo ampio.
RIMANDATE
Valfabbrica, Gabelletta e Nocera: Il loro destino, chi per un verso, chi per un altro, è già scritto. Vivacchiano e attendono lo scorrere del tempo.
Deruta: Paura di vincere o fiato corto? A fare il tagliando alla capolista sarà lo scontro diretto con il Group Città di Castello, dal «Bernicchi» uscirà la risposta a tutti gli interrogativi. E, forse, la sentenza sul campionato.
Atletico Montecchio: Tiene testa al Todi, si inchina alla stoccata di Chiasso.
Bastia: La torta di Pasqua ha frenato gli ardori della formazione di Cocciari.
BOCCIATE
Bastardo: «Si sta, come d’autunno, sugli alberi, le foglie». L’ermetico decadentismo di Ungaretti si sposa alla perfezione con il declino dei gialloverdi.
Grifo Pontenuovo: Nell’estremo tentativo di dare una scossa all’ambiente, Cagiola si è dimesso. Più che una scarica di adrenalina, ai blucerchiati servirebbe un vero e proprio elettroshock.
Castel Rigone: L’invincible armada lacustre rischia di fare la stessa fine dell’esercito del re Filippo II di Spagna nel 1587. Doveva mettere l’Eccellenza ai suoi piedi, rischia di restare fuori dai playoff.
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