Unanime approvazione per l’opera dell’artista Maria Caldari
BASTIA UMBRA – Il Palio 2007 potrebbe diventare per sempre. La bellezza dell’opera d’arte ha suscitato una proposta rivoluzionaria, che il presidente dell’Ente Palio ha promesso di valutare in sede di consiglio.
Si è quindi resa manifesta la prima novità dell’edizione 2007 della festa di San Michele; giovedì scorso, alle ore 21 presso la sala consiliare del municipio di Bastia, il presidente dell’Ente Palio Monia Giacanella ha presentato con orgoglio il palio 2007 e il mini palio. Inoltre sono stati annunciati la consueta Cena della Discordia, che si è tenuta ieri sera, e i nomi dei cinque componenti della giuria. Presidente Toni Stefanucci, lo scenografo del San Carlo di Napoli che tornerà a Bastia su gran richiesta dei rioni; gli altri quattro giurati invece sono tutti novelli di incarico: Alberto Gimignani, attore, Maurizio Panici, regista teatrale, Fabio Melelli, critico teatrale, e Giuseppe Rocca, sceneggiatore e drammaturgo. Insomma, la manifestazione bestiola, legata al Santo patrono, conferma la sua vocazione allo spettacolo, che, dall’artigianalità dei primordi, si spinge sempre più verso la vera e propria consacrazione artistica. Il Palio 2007 ne è emblema e dimostrazione. La realizzatrice dell’opera, Maria Caldari, ha spiegato le fasi di realizzazione dello stendardo forse con troppa modestia: “Ho utilizzato la tecnica a riporto, che consiste nell’ applicazione di elementi di tessuto su tessuto, ispirandomi alle tradizioni delle antiche feste popolari. Le fibre che compongono il palio sono tutte grezze e naturali: seta lino e cotone; la colorazione è frutto di tinture artigianali”. Il Palio è quindi opera di fine artigianato, ma anche espressione di un’artista che il 15 settembre inaugurerà una mostra personale presso la sala espositiva del monastero delle benedettine. Dalla platea è quindi stata lanciata una proposta: mantenere il Palio 2007 in eterno e creare un pannello sul quale, anno per anno, ricamare il logo del rione vincitore. Si attende la decisione del consiglio.
Alberta Gattucci
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