Bastia

E si chiamano «Partito Democratico»

BASTIA UMBRA – Proprio così, sono quasi tutti iscritti al Partito Democratico, ma sconfessano in pieno i principi che sono alla base della pseudo svolta annunciata con la fusione tra ex DS ed Ex Margherita: patto etico, condivisione, spazio ai giovani, ecc…
Quello che sta organizzando l’attuale giunta con la sua maggioranza costituita quasi da monocolore PD, non è altro che la sconfessione degli annunci propagandistici, propinati a piene mani anche con i soldi pubblici, attraverso qualsiasi mezzo, dichiarazioni, pubblicazioni, manifesti. 


Alla faccia dell’annunciata condivisione delle scelte! Quando sono stati condivisi con le forze politiche, con i comitati, con le associazioni di categoria, con la città i nuovi piani che s’intendono adottare nell’area Ex Deltafina?  Vogliono decidere come gli pare, trattando la città come una loro proprietà privata, come una riserva d’interessi particolari da difendere. L’unica cosa che intendono condividere sono le loro scelte, ma dopo averle prese e, come gli pare. E’ questa l’aria pulita che va propagandando Criscuolo a ogni incontro?  Questa giunta e questa maggioranza sono quella che dovrebbe eleggerlo sindaco. Veramente vuol far credere che dopo un suo eventuale successo li manderà tutti a casa?


In tre giorni si cerca di sciogliere quei nodi che non si sono stati capaci di risolvere in cinque anni e nelle precedenti amministrazioni. Due consigli comunali di cui il primo convocato d’urgenza in cui affrontare e approvare questioni che riguardano la quasi totalità delle aree di recupero. Un’area interessata che influenzerà il futuro della città nei prossimi 15-20 anni, una quantità di volumi impensabile la cui cifra si fatica solo a scriverla.


Questo è un vero e proprio blitz, un colpo di mano, una svendita della città per difendere interessi diversi di quelli dei cittadini, interessi che sicuramente il sindaco e la giunta conoscono, ma che tacciono anche ai consiglieri di maggioranza che ne dovranno rispondere ai propri elettori.


Noi del PDL non assisteremo inermi all’”avvelenamento dei pozzi” che si sta cercando di organizzare.  Oltre alla denuncia politica alla città, faremo tutte le verifiche per controllare la regolarità tecnica-giuridica-burocratica degli atti, la sussistenza dei presupposti della convocazione d’urgenza (presenza di motivi rilevanti e indilazionabili che rendono necessaria l’adunanza).  Qualora emergessero semplici dubbi, non esiteremo un attimo a segnalare tutto alle autorità competenti e ognuno, tecnico o politico che sia, dovrà assumersi le proprie responsabilità.


 


Francesco Fratellini
Coordinatore Comunale

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