Bastia

E’ scontro sugli allevamenti

Il Pd alza i toni: “La maggioranza fa finta di non sapere”
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Nicolò Violini, coordinatore comunale della sezione bastiola del Partito Democratico, e Erigo Pecci, consigliere comunale piddino, intervengono sulle dichiarazioni di Giuliano Monacchia, ex consigliere comunale del Popolo delle Libertà, e la questione della riapertura degli allevamenti suinicoli. “Il sindaco Ansideri parla di riunioni avvenute per la discussione del piano d’iniziativa mista circa la riqualificazione dell’area Franchi e della realizzazione del sottopasso in via San Rocco, ma non ci risulta alcuna convocazione pubblica” dichiara il coordinatore Violini “pertanto, vorremmo conoscere i nomi dei privilegiati che sono stati ritenuti degni di partecipare alla discussione dall’amministrazione pubblica, a maggior ragione, visto che sappiamo che alcuni commercianti, che hanno chiesto un confronto per lo stesso motivo, non sono stati ricevuti. L’ex consigliere Monacchia ha ragione: agire con fretta non porta benefici alla comunità”. “Le dichiarazioni del primo cittadino bastiolo circa la doverosità di rispondere alle richieste di riapertura degli allevamenti suinicoli confermano la totale estraneità del sindaco e della giunta di Bastia Umbra nei confronti delle dinamiche territoriali” afferma il consigliere Pecci “tutti riconosciamo il ruolo determinante che gli allevamenti hanno svolto per la crescita dell’economia locale negli anni passati, ma oramai tutti sanno che le attività che si svolgono adesso sono legate esclusivamente al lavoro in soccida, che rende benefici economici soltanto a chi controlla la filiera a monte. Oggi Bastia Umbra è un territorio interessato da residenze e servizi, che mal si conciliano con l’allevamento di suini. Il sindaco fa finta di non ricordare o di non conoscere la grave situazione di inquinamento che si è venuta a determinare nel comprensorio a causa dello scellerato riversamento dei liquami prodotti dagli allevamenti. Il centrosinistra propose già cinque anni fa alcune possibili soluzioni al problema, ma il centrodestra votò contro”.

Corriere-2010-08-29-pag24

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