NON SEMPRE sono apprezzate le scelte del sindaco e della giunta nella gestione del personale dipendente. Critici anche alcuni elettori di centrodestra, che ritengono troppo morbido e tollerante l’atteggiamento di Ansideri verso i dipendenti e di quegli assessori che sarebbero nelle «mani di alcuni funzionari». Ipotesi generiche quanto velenose che il sindaco ha voluto respingere. L’occasione nei giorni scorsi è stata l’assemblea del personale per commemorare il tenente dell’Esercito Alessandro Romani vittima della guerra in Afghanistan. «Quattordici mesi di governo della città che non sono trascorsi invano — ha sottolineato Ansideri — e che ci hanno consentito di conoscere meglio la macchina amministrativa del Comune». Ha spiegato inoltre che non ci si deve attendere da lui atteggiamenti plateali, ma decisioni meditate ed efficaci che sappiano valorizzare i dipendenti per l’impegno profuso e per i risultati da loro raggiunti. E’ puerile, secondo il sindaco, scambiare la buona educazione per debolezza di carattere. «Tra le novità da noi introdotte — ha concluso — ci sono anche le buone maniere».