Bastia

E’ morto Carlo Petrini fu protagonista dell’industria umbra

 LUTTO 
 
— BASTIA —
NEL MOMENTO in cui si è abbattuta una nuova crisi economica sulla «Spigadoro», il pastificio che ha sede a Sant’Eraclio ma che è nata a Bastia per iniziativa della famiglia Petrini, ieri è morto il patron Carlo Petrini, all’età di 72 anni.
La scomparsa giunge dopo un lungo periodo di malattia che aveva colpito l’industriale bastiolo all’indomani della sua uscita dal gruppo industriale di Bastia nei primi anni del nuovo secolo.
I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Bastia lunedì alle 15, dove la salma arriverà a mezzogiorno dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.


SE NE VA un protagonista di prima grandezza dell’imprenditoria umbra, che è stato ai vertici dell’associazione industriali di Perugia negli anni Novanta, quando rilevò dagli altri componenti della famiglia il controllo del gruppo ‘Petrini-Spigadoro’. Un’operazione iniziata alla fine degli anni Ottanta e coronata da successo fino alla cessione all’imprenditore finanziario americano alla fine degli anni Novanta, che ne rilevò la maggioranza azionaria. Se ne va l’ultimo dei Petrini artefici nel secondo dopoguerra della straordinaria impresa di trasformare il vecchio molino di famiglia in una grande azienda nel settore della pasta e poi della produzione di mangimi animali, di rilevanza nazionale ed anche internazionale.
E’ stato forte il legame di Carlo Petrini non solo con la città di Bastia, ma in particolare con il personale dipendente in un rapporto di stima e reciproca fiducia che ha rappresentato il fattore trainante negli anni dello sviluppo e della crescita aziendale.
m.s.

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