La soddisfazione del vice sindaco Aristei
BASTIA UMBRA – Si leva questa sera il sipario sulla stagione teatrale 2009/2010 del cinema teatro Esperia di Bastia Umbra. A salire per primo sul palcoscenico sarà Giobbe Covatta, che proporrà al pubblico bastiolo il suo “Trenta”, affabulazione ispirata alla carta dei diritti dell’uomo. Lo spettacolo, infatti, svilupperà con sarcasmo proprio il tema dei diritti e di chi li ha “soltanto sulla carta”. Un modo accattivante d’inaugurare il cartellone teatrale bastiolo, frutto della collaborazione tra la cooperativa Atmo e l’assessorato alla cultura del Comune di Bastia Umbra. Più volte Rosella Aristei, assessore alla cultura, appunto, oltre che vice sindaco, ha tenuto a sottolineare l’ottimizzazione raggiunta quest’anno tra qualità della proposta culturale e investimento di bilancio, che, a fronte dell’attuale crisi economica, si è riuscito a contenere per una cifra di misura superiore ai 20.000 euro. Da questo ne consegue un risultato doppio per la cultura e le tasche dei cittadini, che possono acquistare biglietti e abbonamenti per assistere alla stagione teatrale a prezzi calmierati.
Dal 22 febbr.2010 con “Giobbe Covatta” ha ripreso la stagione Teatrale al Cinema Teatro Comunale ” Esperia ”
Considerazione: se si guarda al recente passato,la quantità di spettacoli è sicuramente diminuita, le priorità dell’amministrazione di “centrodestra” sono al momento altre, (sociale e sicurezza ecc.) non si può spendere i denari della programmazione pensata dalla cooperativa Atmo c/a €.80,ooo per soddisfare a pieno la stagione teatrale 2010, al Cinema Esperia.
Alcuni dicono che a Bastia la domanda di “cultura” è molto alta, io invece penso che questa affermazione sia una leggenda metropolitana, messa in giro da componenti tradizionalmente rappresentativi della crema intellettuale di Sinistra, che esalta in modo settario e partaiolo, artisti ed eventi di chiara orientamento politico, per accontentare la fame di Cultura che li travolge, se si frequenta il Cinema teatro di Bastia in quei momenti, ci si accorge che i fruitori sono sempre le stesse persone, collegate a filo stretto con tematiche orientate palesemente contro il Governo Berlusconi, non nascondendo la quasi totale appartenenza a partiti di sinistra.
20.000 €. per me sono tantissimi, e una amministrazione dovrebbe non finanziare ma dare un contributo per la riuscita di manifestazioni culturali nel nostro Cinema Teatro; il gestore del Cinema è una cooperativa di spettacoli “ATMO”, che vive del suo lavoro come tutti i possessori di partita iva, il suo guadagno non deve essere garantito dalla proprietà della struttura che gestisce… il rischio d’impresa fa parte della tipologia di ogni tipo di lavoro, pertanto, qualsiasi gruppo che vive del suo lavoro, se non rende, non ha il giusto guadagno, o si adegua, oppure “chiude” e cambia mestiere.
P.S. sei spettacoli (6) il comune li paga €.20.000, quanto ritorno c’è per l’amministrazione….. fatto salvo la visibilità che porta a livello della piana di Assisi..???