Bastia

E’ il taglio degli alberi il vero «tormentone» dell’estate

‘ABBATTUTA SOLTANTO LA VEGETAZIONE PERICOLOSA,SERVONO REIMPIANTI’

BASTIA UMBRA —L’ESTATE bastiola è stata caratterizzata da un dibattito (o meglio, da un fitto chiacchiericcio polemico) sul taglio degli alberi. Si è cominciato parlando dell’abbattimento della pioppeta nell’ansa del fiume Chiascio, questione ancora aperta per i controlli in corso da parte di Comune e Provincia, per poi passare al taglio di alberi in varie zone della città. Il confronto finora ha maturato solo polemiche, con evidenti esagerazioni dovute al fatto che i partiti sia di opposizione, in particolare Pd, che di maggioranza sono condizionati dalle scadenze elettorali: la più vicina, le consultazioni amministrative, in programma la prossima primavera.
L’UNICA iniziativa che ha assunto il valore di proposta è quella del Movimento 5 Stelle che ha rilanciato la necessità di piantare un albero per ogni nuovo nato e ripristinare la festa degli alberi a novembre. Proposta che ora dovrà essere discussa e valutata nelle sedi politiche e istituzionali. Dal botta e risposta polemico emerge che gli alberi abbattuti in diverse zone, soprattutto su terreni privati, sono frutto di situazioni contingenti e di emergenza. A fronte dei tagli si pone la necessità dei reimpianti. Quanto al problema dei pioppi abbattuti c’è da rilevare che l’intervento ha avuto luogo nell’ansa del Chiascio, un’area che, nelle previsioni del Prg e soprattutto nel piano urbanistico Franchi recentemente approvato, è destinata a diventare un ampio spazio di verde attrezzato, in pratica il nuovo polmone verde della città.
m.s.

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