Preoccupazione per casi di cani intossicati


Flavia Pagliochini
Bastia Umbra
Il percorso verde di Bastia Umbra continua a far parlare di sé: dopo i casi di vandalismo e incuria, stavolta i cittadini sono preoccupati per delle ‘polpette avvelenate’ che ignoti lasciano lungo i sentieri, e che già in due casi, nel 2006, hanno portato alla morte di due cani.
Anche quest’anno sono numerose le segnalazioni fatte al Comune e ai carabinieri, ‘fortunatamente’ , almeno per ora, solo per casi di intossicazione. Qualche bastiolo di buona volontà si era già attivato, all’inizio dell’estate, per segnalare il pericolo ai suoi concittadini, “ma i cartelli – dice Alessandra – posti in via Sardegna e sul ponticello di legno nei pressi di Campiglione, sono stati strappati dai ‘soliti ignoti.
Non solo: secondo quanto dichiarato da alcuni cittadini, la ‘mano anonima’ (e vigliacca) non si limiterebbe al percorso verde e nei luoghi maggiormente frequentati dai quattro zampe: “Le polpette contaminate vengono lasciate anche nelle strade, nei giardini e nei balconi privati, dove oltre ai cani giocano anche bambini piccoli, i quali, notoriamente, mettono in bocca di tutto”.
In alcuni casi, secondo quanto dichiarato dai proprietari di cani e gatti, i responsabili del “boccone avvelenato” sarebbero noti, ma non è possibile denunciarli perché mai nessuno di loro è stato colto in flagrante. Per sua ‘fortuna’, perché chi avvelena i cani è passibile di sanzioni: la “distribuzione” di sostanze velenose prevede infatti la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 50 a 500 euro, così come l’arresto fino ad un mese o l’ammenda fino a 200 euro secondo l’articolo 674 del Codice Penale, mentre fare del male ad un animale è un atto perseguibile con la reclusione fino ad un anno o con la multa da 3.000 fino a 15.000 euro.
Se l’animale muore la sanzione aumenta: reclusione fino a 18 mesi e multa fino a 22.500 euro. Il consiglio in caso di polpetta killer, comunque, è sempre il solito: se si pensa che fido abbia ingoiato qualcosa di poco chiaro, bisogna portarlo immediatamente dal veterinario. Ma è comunque inammissibile, sottolineano i cittadini, “che nel 2007 cani e altri animali domestici non possano passeggiare tranquilli neanche negli spazi a loro riservati”.
 

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