DA QUALCHE tempo si sentivano i mugugni di alcuni geometri sulla gestione delle pratiche edilizie ed urbanistiche del Comune. Ora, in seguito ad una riunione alla quale hanno partecipato 33 geometri e anche ingegneri e architetti, la protesta è stata formalizzata con un comunicato a firma del presidente della associazione comprensoriale geometri Mario Malizia. Nel mirino le lungaggini burocratiche, eccessive formalità, scarsa uniformità interpretativa, ma soprattutto la Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio, varata tre mesi fa a maggioranza dal Consiglio comunale. «Unanime il coro di dissenso espresso sull’operato della commissione, per l’emanazione di pareri in modo non uniforme, che di fatto riprogetta l’intervento, entrando anche nel merito strutturale dell’opera».
I tecnici professionisti vogliono conoscere le linee guida della commissione sui criteri di emanazione di detti pareri. L’iniziativa sollecita un confronto con la giunta comunale. Le innovazioni, qui a Bastia, spesso faticano più che altrove a superare inveterate abitudini.