Bastia

Due In manette per droga

Bloccato un tunisino a Bastia e un trentenne a Santa Maria


“L’arresto di ieri – sottolinea la polizia – è la dimostrazione che lo spaccio di droga non è riconducibile
solo agli extracomunitari”.


Flavia Pagliochini


Assisi


Continua incessante la lotta delle forze dell’ordine contro le sostanze stupefacenti e relativi spacciatori.
Boudhil Assen, 23enne tunisino latitante da novembre dello scorso anno, è stato arrestato (dopo tre giorni di appostamento ad opera di agenti in borghese) dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Perugia, in collaborazione con i militari della compagnia di Assisi e della stazione di Santa Maria degli Angeli, in esecuzione di un provvedimento emesso nel novembre 2006 dal giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo umbro su richiesta del pubblico ministero Manuela Comodi.
L’arresto del nordafricano, avvenuto nella centralissima piazza Mazzini di Bastia Umbra, rientra nell’ambito dell’indagine “Santa Lucia”, condotta dal Reparto operativo del comando provinciale di Perugia tra il settembre 2004 ed il novembre 2006. Secondo l’accusa, Boudhil farebbe parte di una associazione a delinquere, composta soprattutto da nigeriani e magrebini, specializzata in approvvigionamento e spaccio di droga, cocaina ed eroina destinata al mercato regionale.
I trafficanti arrivavano dalla Nigeria e, via Olanda, facevano pervenire la sostanza in Italia – a Napoli e Caserta – dove si rifornivano i corrieri umbri oppure facevano partire altri “cavalli ingoiatori” che nelle “cavità naturali” nascondevano gli ovuli termosaldati, per quantitativi riscontrati in indagine anche di 1,2 kg. “Fonti sicure – spiegano le forze dell’ordine in una nota – avevano riferito che il ricercato, probabilmente più tranquillo, aveva ricominciato a frequentare l’assisano”.
Cli inquirenti hanno in parte accertato le circostanze che hanno consentito a Boudhil, in quest’ultimo anno, di sottrarsi all’arresto: l’uomo disponeva di documenti falsi e le indagini condotte sulle sue impronte digitali hanno consentito di risalire ad alcuni alias adoperati.
Si continuano a cercare sul territorio relazioni ed amicizie che possano in qualche maniera aver consentito la lunga latitanza del malvivente. Sempre nel pomeriggio di giovedì, gli uomini del commissariato della polizia di Stato, grazie all’intensificazione dei servizi di vigilanza e alla segnalazione dei cittadini, hanno arrestato, tra Assisi e Santa Maria degli Angeli, un italiano di 30 anni, C.C. , già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti. Intorno alle 18 di giovedì, i poliziotti hanno controllato l’auto e C.C. , trovando entrambi “puliti”: l’atteggiamento sospettoso dell’uomo, però, li ha convinti che nascondesse qualcosa, per questo gli agenti hanno proceduto ad un’accurata perquisizione dell’abitazione, al cui interno hanno trovato 2 bilancini di precisione più 8 ovuli termosaldati contenenti un grammo di cocaina ognuno, e, in un cassetto, altri due ‘pezzi’ da 14/15 grammi.
L’uomo è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed è stato processato in tribunale per direttissima.

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