CON LA PARTENZA, da Santa Maria degli Angeli, dell’undicesima tappa Assisi-Montecatini Terme, la terra di San Francesco ha dato l’arrivederci al Giro d’Italia; era dal 1995 che non approdava nella Città Serafica che aveva ospitato la carovana rosa anche nel 1982 e nel 1978. «Abbiamo ottenuto ottimi risultati organizzativi e di pubblico sia in occasione dell’arrivo in piazza del Comune che della partenza da Santa Maria degli Angeli — dicono il sindaco Claudio Ricci e Francesco Mignani, assessore allo sport nel ringraziare tutti coloro che hanno consentito la riuscita della due giorni rosa — Riteniamo che sia stata, come emergeva dalle emozionanti immagini televisive, che rimarranno nella storia del ciclismo e di Assisi, e dagli ampi riscontri nei mezzi di comunicazione italiani e internazionali — aggiungono — un’importante promozione, in tutto il mondo del territorio di Assisi, del suo paesaggio, dei beni culturali e dei siti francescani e anche di molte città dell’Umbria; basti pensare che si calcola che una tappa del Giro sia vista, nel mondo, da 800 milioni di spettatori».
DISAGI, inevitabilmente ce ne sono stati in termini di viabilità e di accesso al centro storico sia per i residenti, sia per i turisti, ma è anche vero che si tratta di un evento che ha richiamato tanti appassionati e che ha regalato momenti intensi ed emozionanti anche sul piano sportivo; basti pensare alla salita di San Damiano, il passaggio davanti alla Basilica di San Francesco, l’ultimo strappo di via Portica e la vittoria con le mani al cielo di Joaquin ‘Purito’ Rodriguez, che ha conquistato anche la maglia rosa. «Ritengo che, oltre al Giro, le numerose iniziative in atto, tra cui la mostra internazionale ‘I Gessi di Botero’ e il prossimo salone mondiale del turismo nei siti Unesco possano dare un contributo alla promozione culturale, turistica e dell’economia del territorio». Maurizio Baglioni