Bastia

Dopo tre anni il palio torna a San Rufino

Assisi Il trionfo è arrivato grazie alle scene della sera e ai cortei del pomeriggio
La Parte de Sopra vince e interrompe il dominio rosso
ASSISI – Grazie alle scene della sera e ai cortei del giorno, il Palio torna a San Rufino dopo tre anni di dominio rosso: poco prima delle tre della notte tra sabato e domenica, il Maestro de Campo Alberto Bettoli, dopo aver recepito le valutazioni dei tre giurati, ha sventolato il fazzoletto blu che ha segnato la vittoria della Nobilissima Parte de Sopra, spezzando il sogno della Magnifica di poter agguantare il mai raggiunto poker e di raggiungere la parità nei Palii vinti. Due a uno è il risultato finale di questo Calendimaggio 2011 che ha presentato qualche novità tecnica – un palco per gli spettatori più sicuro e con posti per i disabili – meno tempi morti soprattutto giovedì e venerdì, qualche intoppo invece nel rispetto degli orari del sabato, soprattutto quelli notturni) e la novità del Maestro de Campo che, invece di sedere sul palco circondato dai suonatori di chiarine, si è seduto – pare per esigenze di spazio sul palchetto – vicino al pubblico e alle autorità. La Nobilissima Parte de Sopra si è aggiudicata due punti cortei del sabato e scene) su tre: la storica Giulia Barone ha preferito i mammoni sia per quanto riguarda i cortei del sabato – è piaciuto il “teatro nel teatro” – che per quanto riguarda le scene di parte – “la ricostruzione storica delle scene di parte era assai accurata, sia nella scelta dei temi, sia nella realizzazione dei costumi” – mentre “bacchetta” Sotto perché, nelle scene, pur avendo “ben valorizzato alcuni luoghi particolarmente scenografici”, pecca di qualche “incongruenza”, come le lavandaie che fanno il bucato in notturna. Per quanto riguarda il corteo del sabato, Barone ritiene storicamente “inspiegabile” il fatto che, in seguito alla scena dello stupro, né il fratello né il marito della donna manifestino proposito di vendetta, considerato che “l’onore di una donna era l’onore di tutti gli uomini del suo gruppo familiare”. Anche il regista Giampiero Frondini, giurato dello spettacolo, preferisce complessivamente la Nobilissima, per quanto nel corteo del sabato Sotto, capace di “un’armonia di movimento che sale con lo svilupparsi dei temi affrontati”, riesce a stupire meglio di Sopra, che comunque con la compagnia dei guitti riesce a far vivere “l’epicità del teatro cavalleresco”. Nelle scene di parte, invece, Frondini preferisce Sopra – “una storia semplice, chiara e ben scritta” – a Sotto, che presenta “scene di grande impatto emotivo, anche se una più scarna scelta delle sequenze avrebbe reso più chiaro e lineare il testo”. Il maestro Giuseppe Reggiori, infine, assegna il punto alla Parte de Sotto, capace di far meglio nel brano di sfida e nel primo a libera scelta nel terzo a libera scelta il giudizio sembra leggermente più favorevole a Sopra); per Reggiori, Sotto ha “una varia scelta dei brani che non sono mai risultati noiosi, anzi direi molto coinvolgenti; buona l’esecuzione soprattutto delle parti strumentali. Le parti strumentali sono sempre risultate pertinenti alle scene ed ai cortei, non sempre quelle vocali, anche nella qualità dell’esecuzione”, mentre Sopra ha fatto “un’ottima la scelta dei brani, sempre consona all’ambientazione delle scene. Ottima anche l’esecuzione. Sempre varia ed interessante la scelta degli strumenti e la qualità dell’esecuzione, sempre di alto livello, anche nelle parti vocali”.Flavia Pagliochini

Soddisfazione dell’Ente per un’edizione da tutto esaurito

Una vittoria che fa rima con rilancio
ASSISI – Una vittoria di squadra, un ‘rilancio’ dopo gli strascichi, giudiziari e non solo, della travagliata edizione dell’anno scorso: è questo l’umore che si coglie girando per i vicoli della parte alta della città, che nel tardo pomeriggio torna a vivere dopo i festeggiamenti conclusisi a tarda mattinata. Al netto delle sempre presenti) polemiche, la Nobilissima Parte de Sopra guidata dal priore Valeria Pecetta può dire di essere riuscita a ricompattarsi dopo aver vissuto – in seguito al Calendimaggio 2010 – uno dei suoi anni peggiori, anche merito di chi, senza mai perdere l’orgoglio, ha saputo prendersi in giro e giocare sul filo dell’ironia. Alla Magnifica Parte de Sotto, che comunque ha messo in scena un Calendimaggio convincente, resta la grande gioia di aver confermato i continui progressi del coro, che già l’anno scorso, l’anno della “magnifica tripletta”, venne definito dal priore Delfo Berretti “la più grande gioia, visto che il lavoro di Gabriella Rossi che ci ha permesso di eccellere dopo anni di batoste”. Soddisfatte le Parti, soddisfatto l’Ente Calendimaggio: l’edizione 2011 del Calendimaggio ha registrato il tutto esaurito, spalti gremiti e pochi tempi morti – esclusa la serata conclusiva di sabato; resta da chiarire la rottura di alcune “tradizioni” fatta dal Maestro de Campo, sedutosi nel palco del pubblico e che, annunciando la vittoria, non ha sventolato il fazzoletto.

Corriere-2011-05-09-pag04

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