Al termine della manifestazione di venerdì sera a Bastia ubriachi hanno preso di mira il centro


Distrutti un bagno chimico e alcune fioriere in via Sant’ Angelo
Grande successo di pubblico per la manifestazione
Il rione Moncioveta ha trionfato anche in cucina


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Anche quest’anno gli atti vandalici hanno fatto da corollario alla serata dell’assegnazione del palio. Nel cuore della notte, dopo che la piazza si era svuotata, dei giovani ubriachi si sono infatti riversati nei vicoli del centro storico per “scaricare” tutta l’esuberanza alcolica accumulata nel corso della serata.
A farne le spese alcune fioriere in via Sant’Angelo, fatte letteralmente a pezzi, e uno dei bagni chimici collocati in piazza Umberto I che è stato rovesciato e danneggiato a furia di calci. Il posizionamento dei bagni chimici peraltro non è servito ad evitare che gli angoli del centro storico, in particolare piazza Luigi Masi, si trasformassero anche quest’anno in un vero e proprio bagno pubblico a cielo aperto.
Al di là di questi ormai consueti atti vandalici la quarantacinquesima edizione del palio ha fatto registrare il trionfo assoluto del rione Moncioveta. Che, oltre al palio, ha portato a casa, con la propria taverna, la menzione particolare della giuria “per aver elaborato squisitamente i prodotti del nostro territorio”. L’iniziativa di promozione eno-gastronomica nelle taverne rionali è stata organizzata dalla pro loco di Bastia Umbra in seno alle festività del palio, con l’obiettivo di portare fuori dai confini territoriali la cucina bastiola.
La giuria composta dai membri dell’unione regionale cuochi Umbri capitanata dal presidente Alviero Bigi è rimasta favorevolmente impressionata dalla eccellenze gastronomiche sfornate dalle taverne rionali e accompagnate da eccellenti vini.
La giuria in particolare ha apprezzato “la grande creatività nelle presentazioni dei piatti e negli allestimenti, l’armonia del gusto, l’equilibrio nell’utilizzo degli ingredienti, la consistenza degli aromi, i giusti e calibrati abbinamenti di cibo e vino e la capacità di donare emozioni al palato”.
S. Rocco si è distinto per il maiale in crosta su mela cotogna, S. Angelo per i ceci con castagne e il frate fritto, Portella per il cinghiale marinato con tortello di parmigiano fuso e Moncioveta per gli gnocchetti bianchi, rossi e polenta, l’arvoltolo e la torta con nutella.
“Sono soddisfatta per l’iniziativa – dichiara la presidente della pro loco Daniela Brunelli – e ringrazio tutti i capitani, i responsabili delle cucine per aver aderito all’iniziativa di promozione con grande entusiasmo. La presenza di varie generazioni nelle taverne è elemento essenziale per garantire la continuità della festa e tramandare momenti indimenticabili che creano grande sinergia e diventano storia”.

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