Dopo il caso di Assisi Pd, il voto disgiunto tiene banco anche a Bastia
BASTIA UMBRA – Il risultato del congresso del circolo del Partito democratico di Bastia Umbra evidenzia una situazione articolata, con aspetti che appaiono particolari e che meritano una riflessione.
La mozione con Bersani candidato segretario nazionale e con Bottini candidato segretario regionale ha ottenuto un buon risultato pari al 62,42% nelle votazioni per l’elezione dei delegati alla convenzione provinciale, mentre ha conseguito solo il 36,24% per la elezione dei delegati ala convenzione regionale.
Un voto disgiunto, simile a quello di Assisi, che ha portato il coordinamento ad intervenire pesantemente contro i rivali.
“È chiaro – affermano dal coordinamento comunale – che c’è qualcuno che utilizza i tesserati a suo piacimento, tale comportamento sfugge ad ogni logica di coerenza politica e dimostra intenzioni velleitarie, per riprendere in mano il controllo del partito a Bastia”.
“Riaffermiamo – continuano – l’impegno a lavorare per l’unità del partito, che vogliamo realizzare con un dibattito politico approfondito e appassionato sullo sviluppo di Bastia, nel rispetto delle posizioni di ognuno, perché c’è bisogno di tutti per condurre la lunga battaglia di opposizione nel consiglio comunale e per ritornare ad essere maggioranza”.
“Non si può indietreggiare – dicono ancora – dalle scelte di rinnovamento che sono state assunte all’indomani delle elezioni amministrative, perché il Partito Democratico a Bastia ha bisogno di rigenerarsi attingendo forze nuove dalle giovani generazioni”.