PRIMO consiglio comunale, oggi, dopo 13 anni, senza Giorgio Bartolini, dopo la spoliazione degli incarichi di vicesindaco e assessore da parte di Claudio Ricci. E’ convocato per le 17.30, con un otto punti all’ordine del giorno dal sapore routinario. La vicende delle deleghe è destinata, inevitabilmente, a mettere pepe sulla scienza politica; questione che tiene desta l’attenzione delle forze di maggioranza (da vedere cosa faranno i tre consiglieri della lista Bartolini e l’assessore ancora in Giunta) e quelle di minoranza, mobilitate per approfittare della situazione.
«La revoca delle deleghe può essere lecita se motivata con il perseguimento di un interesse dell’amministrazione, ma diventa abuso quando si argomenta, in modo anche ingenuo, con l’unico vero obiettivo di ‘punire’ e far fuori chi ha osato candidarsi contro – dice Bartolini -. L’auspicio è che le autorità competenti possano valutare la legittimità di questo comportamento e intervengano a salvaguardia e tutela del Comune di Assisi. A primavera ci saranno le elezioni amministrative e sono convinto che i cittadini faranno giustizia di questo atto irresponsabile che non è in relazione ad un’incapacità amministrativa, ma è volta solo ad eliminare un amministratore eletto dalla gente che fa ombra al sindaco». Le forze politiche del centrosinistra (Pd Italia dei Valori, Mongolfiera, Sinistra Ecologia Libertà, Partito Socialista Italiano e Rc) lavorano alla rapida costruzione di una coalizione ‘aperta’. Da parte sua il Pd presenterà entro il 30 novembre alle altre forze politiche una sua candidatura, ricercando una convergenza immediata. M.B.
 
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